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Scatoletta R.Marina
- Stefano50
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Scatoletta R.Marina
Grazie alla cortesia del proprietario della scatoletta, che mi ha autorizzato a fotografare e condividere con i collezionisti, la posto prima che Giovanni vada in ferie!!!!! Ho aggiunto quelle di mia proprietà, prodotte dalla Fiocchi durante la 1° G.M. le cartucce nella scatola sono marcate DWM, la lastrina DM, invece la mia è marcata DWM. ciao a tutti
- Eniac
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Re: Scatoletta R.Marina
Ellapeppa , complimenti e ringraziamenti al proprietario che ci ha permesso di vedere questo reperto cosi bello.
- fert
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Re: Scatoletta R.Marina




































me sto a senti male.............
fermo restando che il pezzo è unico e fantastico, se le cartucce sono fabbricate dalla DWM a venezia cosa hanno fabbricato nel 1911??
Re: Scatoletta R.Marina
Bella domanda! (la scatola?)fert ha scritto:.... se le cartucce sono fabbricate dalla DWM a Venezia cosa hanno fabbricato nel 1911??
- fert
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Re: Scatoletta R.Marina
è scritto al plurale....credo intenda le cartucce....( fabbricate alla pirotecnica di venezia nel 1911 )norby73 ha scritto:Bella domanda! (la scatola?)fert ha scritto:.... se le cartucce sono fabbricate dalla DWM a Venezia cosa hanno fabbricato nel 1911??
è possibile che venivano importati bossoli palle e lastrine poi assemblate ( caricate ) a venezia???
- stecol
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Re: Scatoletta R.Marina
Se mi ricordo bene mi sembra di aver letto su un vecchio articolo di Diana Armi che nella commessa iniziale della Regia, oltre ad armi e munizioni, erano compresi anche palle e inneschi.fert ha scritto:è scritto al plurale....credo intenda le cartucce....( fabbricate alla pirotecnica di venezia nel 1911 )
è possibile che venivano importati bossoli palle e lastrine poi assemblate ( caricate ) a venezia???
Però non ricordo se erano previsti anche i bossoli; o forse si prevedeva di riutilizzare quelli usati ....
Economie di altri tempi ..... [icon_246
La scatola e il contenuto sono semplicemente meravigliosi.
Stefano
AMTT - Armi, Munizioni, Tecniche e Tattiche, tutto il resto .....
Murphy's Law of Combat Operations Rule 22: The easy way is always mined.
Murphy's Law of Combat Operations Rule 43: Military Intelligence is a contradiction.
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Re: Scatoletta R.Marina
Sapevo che l'isola della Certosa era una base militere, ma che producessero munizoni non l'avrei mai detto!! 

- giovanni
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Re: Scatoletta R.Marina
l'ho detto io che tiri fuori ben di più del solito coniglio....
eccezionale, oltre ai pezzi che sono meravigliosi è storicamente importantissima la scatola
bellissimi poi i 4 esemplari con , se non vedo male, 2 tipi di marchiatura e due diverse date oltre che 3 tipi di palla.....minchia
i miei complimenti
Giò
eccezionale, oltre ai pezzi che sono meravigliosi è storicamente importantissima la scatola
bellissimi poi i 4 esemplari con , se non vedo male, 2 tipi di marchiatura e due diverse date oltre che 3 tipi di palla.....minchia
i miei complimenti
Giò
- axel1899
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Re: Scatoletta R.Marina
Un po’ di Storia :
come a molti noto, la nostra Regia Marina , alla fine del diciannovesimo secolo, decise di dotarsi di una pistola semiautomatica.
La scelta, dopo accurati studi e valutazioni, cadde sulla pistola all’epoca fabbricata dalla Mauser ; in particolare vennero richieste alcune modifiche al modello C96 dando così origine al modello 1899 .
Venendo poi all’aspetto cartucce , i lavori del dott. Vincenzo Fortunati (autore tra l'altro del volume : La Mauser 1899 e la Regia Marina Italiana – Ed. Olimpia) ci permettono di sapere che :
- Il Ministero della Marina , fin da subito, si rivolse al Ministero della Difesa per sondare la possibilità di far produrre ai Pirotecnici dipendenti dal Regio Esercito , le cartucce 7,63 Mauser che le sarebbero occorse in futuro… Il Ministero della Difesa tuttavia oppose un netto rifiuto.
- Preso atto del suddetto rifiuto , nel contratto del 1898 con la Mauser , oltre alle 5000 pistole , si prevedeva anche :
a) la fornitura di 1.000.000 di cartucce , caricate con polvere Wolff (in pacchetti da 20 cartucce su due lastrine) , oltre a 50.000 cartucce da manipolazione , su lastrine (una per ogni arma)
b) l obbligo per la Mauser di impiantare entro un anno un proprio stabilimento in Italia per la produzione delle cartucce 7,63 o , in alternativa di avvalersi di impianti già esistenti (non in Italia) , garantendo una capacità produttiva di 200.000 cartucce all anno (il Ministero della Difesa si obbligava ad ordinarne non meno di 100.000 all anno per cinque anni
- Già alla fine del 1900 il Ministero della marina ordina alla Mauser un nuovo lotto di 200.000 cartucce , le cartucce arriveranno in Italia a febbraio del 1901 , ma verranno rifiutate in quanto non conformi (sembra per deficiente velocità) agli standard . La Mauser provvederà quindi ad inviare un lotto sostitutivo, ottenendo tuttavia che lo stesso fosse caricato con polvere Rottweil
- Per contro già nel 1899 erano iniziati gli studi della Regia marina per individuare un propellente autarchico con cui caricare le 7,63 Mauser , inizialmente si valutarono la solenite e la balistite , la prima venne tuttavia scartata quasi subito , la seconda verrà invece scartata qualche anno dopo venendole preferita la Lanite ottenuta dalla Dinamite Nobel di Avigliana
- Nel 1903 il Ministero della marina commissionerà alla Mauser i componenti necessari (bossoli, palle e inneschi ma non polvere che verrà fornita dalla Dinamite Nobel) necessari a fabbricare 500.000 cartucce ed un macchinario per il confezionamento delle stesse (50 cartucce per ogni passata, 1000 cartucce ogni ora) ; la produzione autarchica avrà inizio nel 1904.
- Sempre alla fine del 1904 si commissioneranno alla Mauser i componenti necessari ad allestire un altro 1.000.000 di cartucce
- La R.Marina per altro alla fine del 1915 aveva in corso trattative con la Fiocchi per la fornitura di 500.000 bossoli e pallottole (non cartucce finite !) , (la Fiocchi pare avesse difficoltà a fornirle non avendo ricevuto dalla S.M.I. di Livorno il metallo occorrente)
- Certo è che alla fine del 1917 (causa i noti eventi bellici di Caporetto) vennero trasferiti da Venezia a S.Bartolomeo – La Spezia anche “ i materiali, le macchine e le maestranze per la lavorazione delle munizioni da 37 , 47 e per la pistola 1899 “
come a molti noto, la nostra Regia Marina , alla fine del diciannovesimo secolo, decise di dotarsi di una pistola semiautomatica.
La scelta, dopo accurati studi e valutazioni, cadde sulla pistola all’epoca fabbricata dalla Mauser ; in particolare vennero richieste alcune modifiche al modello C96 dando così origine al modello 1899 .
Venendo poi all’aspetto cartucce , i lavori del dott. Vincenzo Fortunati (autore tra l'altro del volume : La Mauser 1899 e la Regia Marina Italiana – Ed. Olimpia) ci permettono di sapere che :
- Il Ministero della Marina , fin da subito, si rivolse al Ministero della Difesa per sondare la possibilità di far produrre ai Pirotecnici dipendenti dal Regio Esercito , le cartucce 7,63 Mauser che le sarebbero occorse in futuro… Il Ministero della Difesa tuttavia oppose un netto rifiuto.
- Preso atto del suddetto rifiuto , nel contratto del 1898 con la Mauser , oltre alle 5000 pistole , si prevedeva anche :
a) la fornitura di 1.000.000 di cartucce , caricate con polvere Wolff (in pacchetti da 20 cartucce su due lastrine) , oltre a 50.000 cartucce da manipolazione , su lastrine (una per ogni arma)
b) l obbligo per la Mauser di impiantare entro un anno un proprio stabilimento in Italia per la produzione delle cartucce 7,63 o , in alternativa di avvalersi di impianti già esistenti (non in Italia) , garantendo una capacità produttiva di 200.000 cartucce all anno (il Ministero della Difesa si obbligava ad ordinarne non meno di 100.000 all anno per cinque anni
- Già alla fine del 1900 il Ministero della marina ordina alla Mauser un nuovo lotto di 200.000 cartucce , le cartucce arriveranno in Italia a febbraio del 1901 , ma verranno rifiutate in quanto non conformi (sembra per deficiente velocità) agli standard . La Mauser provvederà quindi ad inviare un lotto sostitutivo, ottenendo tuttavia che lo stesso fosse caricato con polvere Rottweil
- Per contro già nel 1899 erano iniziati gli studi della Regia marina per individuare un propellente autarchico con cui caricare le 7,63 Mauser , inizialmente si valutarono la solenite e la balistite , la prima venne tuttavia scartata quasi subito , la seconda verrà invece scartata qualche anno dopo venendole preferita la Lanite ottenuta dalla Dinamite Nobel di Avigliana
- Nel 1903 il Ministero della marina commissionerà alla Mauser i componenti necessari (bossoli, palle e inneschi ma non polvere che verrà fornita dalla Dinamite Nobel) necessari a fabbricare 500.000 cartucce ed un macchinario per il confezionamento delle stesse (50 cartucce per ogni passata, 1000 cartucce ogni ora) ; la produzione autarchica avrà inizio nel 1904.
- Sempre alla fine del 1904 si commissioneranno alla Mauser i componenti necessari ad allestire un altro 1.000.000 di cartucce
- La R.Marina per altro alla fine del 1915 aveva in corso trattative con la Fiocchi per la fornitura di 500.000 bossoli e pallottole (non cartucce finite !) , (la Fiocchi pare avesse difficoltà a fornirle non avendo ricevuto dalla S.M.I. di Livorno il metallo occorrente)
- Certo è che alla fine del 1917 (causa i noti eventi bellici di Caporetto) vennero trasferiti da Venezia a S.Bartolomeo – La Spezia anche “ i materiali, le macchine e le maestranze per la lavorazione delle munizioni da 37 , 47 e per la pistola 1899 “
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