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Apro questo topic per parlare della cartuccia in oggetto. Ho visto che ci sono sparse diverse discussioni in tema che trattano la stessa cartuccia con diverse particolarità.
In questo caso possiamo inserire tutte le eventuali notizie nello stesso topic evitando di spargerle nelle decine di pagine di questa stanza... [1334

Inizio mettendo le foto del "recupero" di alcune 303 marcate K4 1942 GII
Chi le possedeva aveva pensato bene di infilarle nel tubler con una bella manciata di sabbia con i risultati che potete immaginare! [notok

Nella foto tre esemplari in lavorazione "prima - durante - dopo"
DSCF2929.jpg
Per l'intervento ho impiegato nei casi meno gravi la paglietta di acciaio seguita dalla spazzolina rotante, nei peggiori prima sono intervenuto con una striscia di tela abrasiva grana 300 con molta leggerezza e poi come le altre.
Non saranno "mint" ma almeno hanno ritrovato un pò di dignità! [264
Io (ne) ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi.
Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione;
e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser.
E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia.
È tempo di morire. (Blade Runner)
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Complimenti per il lavoro di restauro. [264
Se qualcuno deve morire per la Patria, che sia il nemico a farlo, non tu.

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Molto interessante è la cartuccia da .303 (7,7x56R), non tanto per le doti balistiche, quanto per la sterminata serie di varianti che sono state prodotte nel corso di una sessantina di anni. La Tracciante Mk G II è sicuramente la più comune, come per altri modelli fabbricati dopo il ’43 la si può trovare anche con camicia in acciaio ramato. Ogni tracciante è stato progettato per un uso specifico, forma e peso del proiettile variano da modello a modello. Posto la mia serie con palla in maillechort, da SX:
G I
G II
G III
G IV
G V
G VI
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Il primo dei fondelli è molto interessante , è il primo che vedo che riporta prima il numero e poi la lettere , in questo caso VII G....
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In particolare durante la prima guerra mondiale, si usava una sommaria punzonatura per le munizioni speciali, in genere molti fondelli riportano il numero romano VII ( Mk VII=Ordinaria ) seguito dalla lettera identificativa del modello di palla.
Come già detto è un calibro veramente interessante sia dal punto delle varianti prodotte che dalla diversità dei punzoni dei fondelli. Senza tener conto delle centinaia di versioni realizzate nei paesi del Commonwealth [151
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Ci si potrebbe dedicare a collezionare anche solo queste munizioni vista l'abbondanza di modelli da cercare , stesso discorso per le Mauser , solo di Tedesche ne esistono centinaia di modelli , per non parlare delle Ceche ,Rumene et via dicendo. [142
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Non c’è paragone, il .303 batte la 7,92 Mauser tre a zero [17
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Aorta10 ha scritto:Non c’è paragone, il .303 batte la 7,92 Mauser tre a zero [17
Se non sbaglio il .303 è stato prodotto in tutti i cinque continenti, quanti altri calibri possono dire altrettanto? [icon_246
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giorgio16 ha scritto:
Aorta10 ha scritto:Non c’è paragone, il .303 batte la 7,92 Mauser tre a zero [17
Se non sbaglio il .303 è stato prodotto in tutti i cinque continenti, quanti altri calibri possono dire altrettanto? [icon_246
In effetti hai ragione e pure utilizzato dai nemici sotto altro nome. Per la cronaca ho letto da qualche parte che è pure il calibro che ha ammazzato più animali di tutti. Gli inglesi ed affini non disdegnavano di usarlo a caccia grossa dove compensava la scarsa potenza con i 10 colpi disponibili.
pepeissuaq
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Re: .303 British - varie ed eventuali

Messaggio da pepeissuaq »

proprio così. non mi ricordo il nome ma ai primi del 900 ci fu un famoso cacciatore di elefanti che iniziò la sua carriera usando proprio un lee enfield in 303 perchè le munizioni si trovavano a palate e non poteva permettersi di comprare armi in calibri diciamo più idonei... certo che ci vogliono una mira e un sangue freddo incredibili per fermare un elefante con una cartuccia del genere...
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