Ho avuto modo di esaminare delle palle ordinarie per il 7,62x61 e delle paricalibro traccianti, stesso produttore nazionale. Le prime sono le classiche 150 grs. in rame, mentre le seconde sono in acciaio ramato (e la calamita non lascia dubbi!). Non conosco il motivo per il quale si usa l'acciaio ramato per le traccianti. Forse il calore sprigionato dalla scia luminosa del tracciatore rendeva troppo tenero il rame che all'impatto si squagliava invece di penetrare?
Avete idea del motivo?
Grazie!
Avete idea del motivo?
Grazie!
Old1973
Si vis pacem, para bellum.
Si vis pacem, para bellum.
Ciao Old, anche io ho in collezione delle .30 di produzione nostrana, ma sono tutte con palla col nucleo in piombo, mantello in ferro dolce ricoperto galvanicamente con rame (sia le ordinarie che traccianti).... la ragione potrebbe essere economica? forse si fa prima a fare il mantello in ferro tornendolo dal pieno, piuttosto che non in rame per deformazioni progressive partendo da una lamina?
ps. forse volevi dire 7.62x51?
ps. forse volevi dire 7.62x51?
......Lo strano destino della pallottola, che bruciando nasce e bruciando muore......
Il mantello della palla indipendentemente dal materiale usato è sempre realizzato per imbutiture successive, come dimostrato dai numerosi display di lavorazione che ho visto.
Per quanto riguarda l'uso del ferro dolce può essere una combinazione di fattori. Maggiore resistenza alla temperature e mantenimento della struttura del proiettile, minor costo del materiale su un pezzo molto più lungo dello standard, diverso peso specifico che influenza meno lo spostamento del baricentro dovuto alla combustione del tracciatore...
Occorrerebbe sentire chi le ha progettate!
Per quanto riguarda l'uso del ferro dolce può essere una combinazione di fattori. Maggiore resistenza alla temperature e mantenimento della struttura del proiettile, minor costo del materiale su un pezzo molto più lungo dello standard, diverso peso specifico che influenza meno lo spostamento del baricentro dovuto alla combustione del tracciatore...
Occorrerebbe sentire chi le ha progettate!

Io (ne) ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi.
Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione;
e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser.
E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia.
È tempo di morire. (Blade Runner)
Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione;
e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser.
E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia.
È tempo di morire. (Blade Runner)
Eh, si, forse….berettofilo ha scritto:![]()
ps. forse volevi dire 7.62x51?
Minca inizio ad essere un poco sclerotico!
Per quanto riguarda i mantelli, inizio a pensare che i lotti venivano prodotti con il materiale che avevano maggiormente a disposizione in un dato periodo…. Anche se sono convinto che il mantello in rame abbia delle caratteristiche di resa balistica terminale differente da quello in acciaio placcato, ma forse queste "sottigliezze" non erano considerate [icon_246
Berettofilo, le tue italiane sono prodotte dall'acronimo romano o toscano?
Old1973
Si vis pacem, para bellum.
Si vis pacem, para bellum.
Tutto è possibile, anche che fossero dovute a specifica richiesta del committente...
Il R. Pirotecnico produsse le palle per 9 corto e 9M38 sempre in ottone e questo fino alla fine...perché considerata la cronica mancanza di tale metallo che portò all'utilizzo esteso di bossoli in acciaio da parte della maggior parte dei contendenti della WWII e mentre la Fiocchi usava da anni l'acciaio ramato o nichelato....
Il R. Pirotecnico produsse le palle per 9 corto e 9M38 sempre in ottone e questo fino alla fine...perché considerata la cronica mancanza di tale metallo che portò all'utilizzo esteso di bossoli in acciaio da parte della maggior parte dei contendenti della WWII e mentre la Fiocchi usava da anni l'acciaio ramato o nichelato....
Ok, lo domandero' al nostro comune amico "informato sui fatti" la prossima volta eh eh eh!!!
Old1973
Si vis pacem, para bellum.
Si vis pacem, para bellum.
Sono del Polverificio Esercito CApua ma rileggendo sia me che Te mi sono accorto che la "rosi" inizia a colpire anche meOLD1973 ha scritto:Eh, si, forse….berettofilo ha scritto:![]()
ps. forse volevi dire 7.62x51?![]()
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Minca inizio ad essere un poco sclerotico!
Per quanto riguarda i mantelli, inizio a pensare che i lotti venivano prodotti con il materiale che avevano maggiormente a disposizione in un dato periodo…. Anche se sono convinto che il mantello in rame abbia delle caratteristiche di resa balistica terminale differente da quello in acciaio placcato, ma forse queste "sottigliezze" non erano considerate [icon_246
Berettofilo, le tue italiane sono prodotte dall'acronimo romano o toscano?

......Lo strano destino della pallottola, che bruciando nasce e bruciando muore......
Faccio una considerazione metallurgica più o meno condivisibile ma ritengo che la miscela del tracciatore ( anche per la brevità della vita del medesimo) sia sufficiente a fondere o scaldare il mantello della palla in modo da comprometterne l'efficacia. E' una tracciante, non un'incendiaria.
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