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Re: ...da Genova...

Inviato: 27/01/2014, 18:58
da kanister
Non solo la traduzione è macheronica, anche la storia raccontata è molto lontana dal vero: penso che al McNab citato come fonte siano caduti i capelli (o forse si rivolti nella tomba, non ricordo bene......).

Re: ...da Genova...

Inviato: 27/01/2014, 19:18
da Eniac
Accidenti, ma se ho ben capito allora questo mitra è un pezzo notevole collezionisticamente parlando... è questi lo distruggono ? Non potrebbero girarli ad un qualche museo ste cose ? Passi le granate ma le armi perche distruggerle ?

Re: ...da Genova...

Inviato: 27/01/2014, 19:59
da kanister
Con Francesco ci siamo già scambiati alcuni messaggi e lui sa come la penso.
Con i miei scarsi mezzi ho provato ad interessare un Istituto che potrebbe essere coinvolto nel tentativo di conservazione, qualcosa di simile alle "Armi di Fenoglio" di cui si è parlato mesi fa.
In sostanza si tratterebbe di farle disattivare e consegnarle ad un museo o comunque ad un qualche ente pubblico quale questo istituto che ha già in esposizione una Luger di un personaggio importante nella storia locale ed un MP40 e l'UDm42 potrebbe essere una significativa aggiunta, anche in considerazione del fatto che tutte le foto di partigiani italiani che impugnano tale arma sono delle zone limitrofe.
Chi ho interpellato mi ha garantito che mi terrà al corrente: vedremo gli sviluppi, se ci saranno.

Nel caso non lo sapeste vi informo che se vengono ritrovate armi "da guerra" non devono necessariamente essere distrutte: occorre l'intervento di un ente pubblico, un museo, un comune,.... qualcuno che si impegni ad esporle a titolo di reperto storico o di studio, logicamente disattivate.
Questo ente può farle disattivare a proprie spese e poi farsele consegnare, impegnandosi a non cederle a privati.
Ad esempio c'è un museo della resistenza vicino ad Imperia che sfruttando queste possibilità sta riempiendo le sale di esposizione.

Parimenti scordatevi questa procedura se non avete i titolo, soprattutto se siete singoli e non avete "santi in paradiso".

Re: ...da Genova...

Inviato: 27/01/2014, 20:48
da Centerfire
Bravo Kanister! [264

Re: ...da Genova...

Inviato: 27/01/2014, 22:01
da Eniac
Ottimo lavoro ....

Re: ...da Genova...

Inviato: 27/01/2014, 22:03
da kanister
Eniac ha scritto:Ottimo lavoro ....
Aspettiamo a vedere i risultati..... se ci saranno.

Re: ...da Genova...

Inviato: 29/01/2014, 12:39
da wyngo
kanister ha scritto:Con Francesco ci siamo già scambiati alcuni messaggi e lui sa come la penso.
Con i miei scarsi mezzi ho provato ad interessare un Istituto che potrebbe essere coinvolto nel tentativo di conservazione, qualcosa di simile alle "Armi di Fenoglio" di cui si è parlato mesi fa.
In sostanza si tratterebbe di farle disattivare e consegnarle ad un museo o comunque ad un qualche ente pubblico quale questo istituto che ha già in esposizione una Luger di un personaggio importante nella storia locale ed un MP40 e l'UDm42 potrebbe essere una significativa aggiunta, anche in considerazione del fatto che tutte le foto di partigiani italiani che impugnano tale arma sono delle zone limitrofe.
Chi ho interpellato mi ha garantito che mi terrà al corrente: vedremo gli sviluppi, se ci saranno.

Nel caso non lo sapeste vi informo che se vengono ritrovate armi "da guerra" non devono necessariamente essere distrutte: occorre l'intervento di un ente pubblico, un museo, un comune,.... qualcuno che si impegni ad esporle a titolo di reperto storico o di studio, logicamente disattivate.
Questo ente può farle disattivare a proprie spese e poi farsele consegnare, impegnandosi a non cederle a privati.
Ad esempio c'è un museo della resistenza vicino ad Imperia che sfruttando queste possibilità sta riempiendo le sale di esposizione.

Parimenti scordatevi questa procedura se non avete i titolo, soprattutto se siete singoli e non avete "santi in paradiso".
Confermo legislativamente, come ho sempre fatto, che le armi non devono essere distrutte se non disposto da un' Autorita' e che comunque non è compito degli Artificieri!
Bravo Kanister...le leggi ci sono e devono applicarle, anche quando da' fastidio e scomoda loro stessi!

Ciao Francesco

Re: ...da Genova...

Inviato: 19/02/2014, 17:31
da MDG
Eniac ha scritto:Accidenti, ma se ho ben capito allora questo mitra è un pezzo notevole collezionisticamente parlando... è questi lo distruggono ? Non potrebbero girarli ad un qualche museo ste cose ? Passi le granate ma le armi perche distruggerle ?
Il pezzo più raro in quella foto è il silenziatore, o meglio si tratta della canna integralmente silenziata di uno Sten MK II S pezzo estremamente raro. Mi sembra di riconoscere anche il caricatore dell' UD 42 che è piu raro dell'arma stessa.

P.S. Ci sono molti Musei che non devono inertizzare le armi, ne demilitarizzare le armi da guerra, sono quelli dotati del registro armi. Lo scopo di un museo è quello di preservare i documenti storici siano essi cartacei o materici nelle condizioni originarie. Che senso ha consevare un arma inertizata secondo la CIRCOLARE 20 settembre 2002, n.557 "demilitarizzazione" e "disattivazione" delle armi da sparo. (Gazzetta Ufficiale N. 234 del 05 Ottobre 2002). Che senso ha metterla in un Museo? Cosa studia un ricercatore su un rottame ferroso? Ci sono alcune leggi sulle armi oscurantiste da Medioevo. Inertizzare un arma con quelle prescrizioni equivale a stappare le pagine con i nudi da un codice miniato dell' VIII secolo.

Re: ...da Genova...

Inviato: 19/02/2014, 17:50
da Andrea58
MDG ha scritto:
Eniac ha scritto:Accidenti, ma se ho ben capito allora questo mitra è un pezzo notevole collezionisticamente parlando... è questi lo distruggono ? Non potrebbero girarli ad un qualche museo ste cose ? Passi le granate ma le armi perche distruggerle ?
Il pezzo più raro in quella foto è il silenziatore, o meglio si tratta della canna integralmente silenziata di uno Sten MK II S pezzo estremamente raro. Mi sembra di riconoscere anche il caricatore dell' UD 42 che è piu raro dell'arma stessa.

P.S. Ci sono molti Musei che non devono inertizzare le armi, ne demilitarizzare le armi da guerra, sono quelli dotati del registro armi. Lo scopo di un museo è quello di preservare i documenti storici siano essi cartacei o materici nelle condizioni originarie. Che senso ha consevare un arma inertizata secondo la CIRCOLARE 20 settembre 2002, n.557 "demilitarizzazione" e "disattivazione" delle armi da sparo. (Gazzetta Ufficiale N. 234 del 05 Ottobre 2002). Che senso ha metterla in un Museo? Cosa studia un ricercatore su un rottame ferroso? Ci sono alcune leggi sulle armi oscurantiste da Medioevo. Inertizzare un arma con quelle prescrizioni equivale a stappare le pagine con i nudi da un codice miniato dell' VIII secolo.
Tu parli conoscendo a fondo i problemi inerenti a queste cose ma se non c'è nessuno che interviene prontamente il 99% di questi oggetti fanno una brutta fine.Forse si potrà salvare l'UD ma te li vedi alle prese con un "Silenziatore+per un mitra+in calibro 9 para" [argh [argh [argh [argh [argh Roba da fare venire le bolle a qualsiasi solerte quanto disinformato funzionario. E' andata già bene che lo abbiano riconosciuto per quello che è.

Re: ...da Genova...

Inviato: 20/02/2014, 11:53
da MDG
Andrea58 ha scritto:
MDG ha scritto:
Eniac ha scritto:Accidenti, ma se ho ben capito allora questo mitra è un pezzo notevole collezionisticamente parlando... è questi lo distruggono ? Non potrebbero girarli ad un qualche museo ste cose ? Passi le granate ma le armi perche distruggerle ?
Il pezzo più raro in quella foto è il silenziatore, o meglio si tratta della canna integralmente silenziata di uno Sten MK II S pezzo estremamente raro. Mi sembra di riconoscere anche il caricatore dell' UD 42 che è piu raro dell'arma stessa.

P.S. Ci sono molti Musei che non devono inertizzare le armi, ne demilitarizzare le armi da guerra, sono quelli dotati del registro armi. Lo scopo di un museo è quello di preservare i documenti storici siano essi cartacei o materici nelle condizioni originarie. Che senso ha consevare un arma inertizata secondo la CIRCOLARE 20 settembre 2002, n.557 "demilitarizzazione" e "disattivazione" delle armi da sparo. (Gazzetta Ufficiale N. 234 del 05 Ottobre 2002). Che senso ha metterla in un Museo? Cosa studia un ricercatore su un rottame ferroso? Ci sono alcune leggi sulle armi oscurantiste da Medioevo. Inertizzare un arma con quelle prescrizioni equivale a stappare le pagine con i nudi da un codice miniato dell' VIII secolo.
Tu parli conoscendo a fondo i problemi inerenti a queste cose ma se non c'è nessuno che interviene prontamente il 99% di questi oggetti fanno una brutta fine.Forse si potrà salvare l'UD ma te li vedi alle prese con un "Silenziatore+per un mitra+in calibro 9 para" [argh [argh [argh [argh [argh Roba da fare venire le bolle a qualsiasi solerte quanto disinformato funzionario. E' andata già bene che lo abbiano riconosciuto per quello che è.
In realtà viene distrutto ben poco. [205
Tutto il materiale sequestrato e confiscato sia dalle sigole questure che dai Tribunali viene raccolto nei vari centri Ce. Ri. Mant. competenti per territorio per essere avviato alla distruzione. Ma questa non può essere eseguita se il materiale non viene preventivamente visionato da un esperto della Sovraintendenza per il Patrimonio Storico Artistico Etnoantropologico competente per area geografica. Questo esperto visiona tutto il mareriale accumulato e distina ad i vari musei, i pezzi che possono avere un qualsiasi intersse storico: dalla pistola a pietra, al fucile Perazzi inciso, all' SC 70/90. A questo punto i destinatari di queste assegnazioni possono rifiutare motivando o munirsi delle autorizzazioni al trasporto per il materiale assegnato. Solo il materiale non assegnato forse il 10/15% del totale viene effettivamente distrutto, peccato che da qusta selezione sia escluso tutto il munizionamento, che viene quindi completamente distrutto.
P.S. si tratta di pratiche lunghissime con arretrati di lustri.