Andrea58 ha scritto:wyngo ha scritto:Gli esplosivi si dividono in due grandi famiglie i deflagranti, ovvero che sviluppano un lavoro meccanico mediante la generazione di grossi volumi di gas e con velocita' di reazione nell'ordine delle centinaia di metri al secondo, e gli esplosivi detonanti che hanno velocita' nell'ordine delle migliaia di metri al secondo e hanno capacita' di taglio di strutture metalliche o con elevate densita'.
...l'esplosivo, in genere si decompone in tre maniere:1-lentamente o si infiamma;2-va' in combustione rapida o deflagra;3- detona...
La faccio semplice perchè questa cosa mi ha incuriosito e vorrei delle ulteriori delucidazioni
Le tre fasi da te descritte sono alla fine fasi diverse di uno stesso fenomeno e cioè una reazione esotermica più o meno veloce....ma poi dici che si può passare anche dalla combustione rapida alla deflagrazione o allo scoppio
Esempio stupido dei miei. Ho l'automobile in 5° a 2000 giri e vado a 70 all'ora. La porto a 3000 e viaggio a 100 poi a 4000 e viaggio a 140. Stessa vettura e stesse condizioni, unica variabile il mio piede sull'accelleratore.
Cosa provoca l'accellerazione con conseguente casino nella combustione rapida??
Disomogeneità della carica? Presenza di "nuclei accelleranti" nella stessa? Modifica delle condizioni dell'esplosivo causa vostro intervento? Pura sfiga/casualità che comunque non è quantificabile statisticamente? Cosa insomma?
Grazie
...ciao Andrea, non sono tre fasi ma tre reazioni chimiche distinte e separate...
La combustione è la piu' lenta e si propaga sulla superficie della sostanza e procede lentamente verso il centro; la deflagrazione è simile ma piu' veloce e arriva circa a velocita' inferiori a 1000 m/s.
Infine la detonazione dove la reazione, superiore a 1000m/s, non avviene coinvolgendo la superficie totale ma parte dalla zona dove avviene l'innesco, che in molti casi non è la fiamma o il solo calore ma necessita di una detonazione in scala minore ( i detonatori servono a quello) e successivamente l'onda detonante si trasmette per onde progressive e autosostentesi verso il lato diametralmente opposto, fino alla completa detonazione di tutto il materiale.
Ci sono dei distinguo, ecco perche' dicevo che io l'avevo fatta un po semplice...e adesso ci dobbiamo districare tra questi.
Intanto lo scoppio non è tecnicamente una reazione esplosiva ...è la rottura di un involucro sottoposto a pressione interna, ovvero scoppia una bombola o un palloncino ma non una bomba o del materiale esplosivo...
L'esplosivo deflagrante nella maggioranza dei casi non puo' detonare...esempio la polvere nera era usata in cava come esplosivo da mina ma se troppo intasata all'interno dei fori da mina, semplicemente non andava piu' nemmeno in combustione...si diceva intasata a morte.
Possono detonare alcuni esplosivi da lancio, se confinati in piccoli contenitori con forti spessori ma si parla solo di velocita' di reazione esplosiva superiori a 1000 m/s...quindi solo tecnicamente tali esplosivi detonano...
L'esplosivo detonante ha una struttura chimica e fisica che permette la rapidissima reazione esotermica sopra descritta...non si possono accelerare reazioni esplosive o rallentarle...almeno non oltre certi limiti chimici, che sono risibili...
La tua domanda credo si riferisca a come si fa' ad ottenere il basso ordine...
Il basso ordine si ricerca attraverso delle cariche speciali che creano un accesso all'esplosivo, nell'involucro dell'ordigno , permettendo di poterlo far deflagrare se questo non è avvenuto contestualmente all'apertura, anche in un secondo momento, ricordando pero' che la stessa deflagrazione di esplosivo detonante, contenuto in un'ordigno è pericolosa e che alcuni esplosivi innescanti sono sensibili al calore e possono migrare istantaneamente dalla deflagrazione alla detonazione...
Esempio, se cerco di fare un Low-Order su 10 bombe da mortaio da 120mm, caricate con alto esplosivo, ottengo risultati diversi se uso cariche lineari o focali...risultati diversi anche solo con il cambiamento di un parametro, come la distanza (in mm) tra la carica impiegata e l'involucro metallico.
In un test come questo ho la possibilita' che una o qualcuna di questi ordigni, per ragioni che esulano dalla mia preparazione, possano andare in alto ordine, perche' il detonatore della spoletta viene sollecitato un po piu' del normale e detona, oppure per altre cause chimiche o meccaniche.
Spero di essere stato sufficientemente leggibile, la materia purtroppo è vasta e complessa...e non tutto puo' essere esposto.
Chiedete comunque e chi ha da integrare o correggere, è sempre bene accetto.
Ciao Francesco