Il fondello deve avere per forza una giunzione al corpo della granata, e con tutta probabilità non si vede perchè la granata è stata ripassata in macchina per eliminare qualsiasi dislivello fra il corpo stesso e il fondello avvitato. Altrimenti la foratura interna della granata avrebbe lo stesso diametro del filetto della spoletta, è questo è abbastanza improbabile. O no?

Ciao Fert.
Il colpo esplosivo è alto 43 cm monta spoletta dopp z 92 come anche lo sdrapnel. Quella postata nelle prime foto invece dovrebbe essere una GR Z 04.
Per quanto riguarda invece lo sdrapnel ha il filetto anche nel corpo del bicchiere.
Non mi è mai stato chiaro l'utilizzo di queste spolette sia a tempo che a percussione.
Attendo maggiori chiarimenti sia sul fondello.. se effettivamente era svitabile e non si vede e per quanto riguarda le spolette..

Interessante!

Quindi, in effetti, nessun fondello riportato, ma una fusione monoblocco e la cavità interna era ricavata da fusione con matrice di miscela di sabbia refrattaria

È come riuscivano a mettere il cartone all'interno?

Andrea16v ha scritto:È come riuscivano a mettere il cartone all'interno?

Piegandolo una o due volta nel senso della lunghezza (facendo implodere il cilintro di cartoncino), lo introducevano dal foro della spoletta e lo riaprivano con una bacchetta. La colata dell'esplosivo lo rimetteva in forma del tutto, spiaccicandolo contro le pareti interne della granata.

OLD1973 ha scritto:

Andrea16v ha scritto:È come riuscivano a mettere il cartone all'interno?

Piegandolo una o due volta nel senso della lunghezza (facendo implodere il cilintro di cartoncino), lo introducevano dal foro della spoletta e lo riaprivano con una bacchetta. La colata dell'esplosivo lo rimetteva in forma del tutto, spiaccicandolo contro le pareti interne della granata.

Questa potrebbe essere una soluzione, ma ne dubito.
Il cartone è parte integrante della carica in custodia, tale sistema era utilizzato per isolare la carica di scoppio dal metallo della granata che ne alterava col tempo le qualita chimiche. Le granate che utilizzavano questa carica di scoppio dovevano per forza avere una giunzione, la quale permetteva durante l'allestimento negli opifici, l'inserimento della carica all'interno. Solo successivamente furono introdotti esplosivi che venivano fusi all'interno del proietto le cui caratteristiche chimiche non venivano alterate dal contatto col metallo.


Per quanto riguarda la granata di Andrea, è molto probabile che la giunzione non sia visibile. Serrata dalle forze in gioco e cancellata dalla rugine.

Mi sento così piccolo dinanzi alla vostra competenza!
Grazie per le spiegazioni