12,7x81SR Scoppianti e loro varianti
Inviato: 15/11/2012, 14:39
Salve a tutti,
sono nuovo del forum e spero perdonerete l’eventuale ingenuità delle domande che sto per sottoporre.
Il tema è quello delle Cartucce 12,7x81 SR per le Breda e le Scotti. Più in particolare, il postosi vuole concentrare sulla tipologia di cartucce con componente esplosiva.
Setacciando il materiale disponibile in rete ho potuto trovare alcuni documenti che propongono una classificazione delle cartucce da 12,7 e, tra questi, spiccano, per dovizia di informazioni ed illustrazioni, le due seguenti fonti:
1) Una classificazione risalente al Gennaio del 2010 ad opera di Giovanni Defrancisci, con contributi di Luca Ricci e Stefano Zucchini (Fonte 1).
2) Un documento pdf, immagino più recente, ad opera di Luca Ricci (Fonte 2).
Entrambe le fonti mostrano foto delle cartucce e spaccati delle varie tipologie di proiettili. Ammetto di non sapere se esistono altre versioni più recenti di tali documenti e quindi mi scuso in anticipo se quanto segue potrà risultare obsoleto alla luce di successivi aggiornamenti.
In tema di proiettili a componenti esplosivi, la Fonte 1 cita le seguenti tipologie:
1) Scoppiante “S” (fascia rossa sul collo della palla)
2) Scoppiante Incendiaria “SI”
3) Scoppiante Incendiaria Tracciante “SIT”
4) Scoppiante Tracciante “ST” (con fascia gialla e bossoli in ottone e acciaio)
Per la S non viene mostrato alcuno spaccato.
Lo spaccato della SI sembra mostrare un solo tipo di componente all’interno della palla e non due zone distinte associabili rispettivamente alla componente esplosiva ed a quella incendiaria.
Lo spaccato della SIT a fascia blu scuro, oltre a mostrare un detonatore lungo ed una sicura a sfera, mostra ancora un riempimento “monocomponente”. Inoltre la foto della cartuccia non sembra evidenziare la struttura in due pezzi dell’ogiva che dovrebbe essere tipica della variante a spoletta lunga e sicurezza a sfera.
I due spaccati della ST a fascia gialla sembrano essere in realtà lo stesso spaccato ripetuto due volte e mostrano chiaramente il riempimento bicomponente, ma la spoletta è di tipo corto con sicura a massa centrifuga, mentre sia la cartuccia con il bossolo in ottone che quella con il bossolo in acciaio verniciato esibiscono una ogiva del tipo corrispondente ad una spoletta lunga e sicura a sfera.
La Fonte 2 cita le seguenti tipologie:
1) Scoppiante “S” (fascia rossa sul collo della palla)
2) Scoppiante Incendiaria “SI”
3) Scoppiante Incendiaria Tracciante “SIT” non autodistruggente
4) Scoppiante Incendiaria Tracciante “SIT” autodistruggente
Tutte le volte che alla foto delle cartucce viene associato lo spaccato del proiettile, i due elementi sembrano perfettamente coerenti e quindi, mettendo insieme le due fonti, quello che non desta dubbi o perplessità di sorta è:
Le “S” avevano la fascia rossa ed una spoletta in ottone del tipo corto con sicurezza a massa centrifuga. Per la verità le tavole a colori delle cartucce BPD non mostrano la presenza di alcuna fascia colorata per la cartuccia indicata come Speciale. All’epoca in cui furono prodotte, vista la geometria della cartuccia e visto che poteva essere verosimilmente l’unica cartuccia a componente esplosiva, è pensabile ipotizzare che la fascia rossa comparve solo quando accanto alla Scoppiante “pura” iniziarono a comparire altre cartucce con componente scoppiante.
Le SIT non autodistruggenti fossero contraddistinte da una fascia gialla.
Le SIT autodistruggenti fossero contraddistinte da una fascia blu.
Sarebbe anche interessante sapere se l’associazione dei due tipi di spoletta/sicura ai due tipi di SIT fosse biunivoca e se potevano esistere “incroci”.
Detto questo, però, rimangono due punti “aperti” riguardanti le ST e le SI.
Lo spaccato della palla associato, secondo Fonte 1, ad una ST mostra inequivocabilmente un detonatore, una sicura ed un tracciatore. Se l’associazione ad una SIT a fascia blu indicata nella Fonte 1 non è corretta e non può essere associata nemmeno alla SIT a fascia gialla che, come chiaramente mostrato negli spaccati della Fonte 2 aveva le due componenti incendiaria ed esplosiva, allora a quale tipologia di cartuccia poteva appartenere? E se veramente esisteva la variante ST, di che colore era la fascia che la poteva contraddistinguere?
Lo spaccato della palla associato, secondo Fonte 1 alla SI, mostra chiaramente l’assenza del tracciatore e la parte inferiore ha la tipica forma bombata della S. Anche la Fonte 2 cita l’esistenza della SI e, come la Fonte 1, mostra una cartuccia con una fascia di color blu. Peraltro, il fondello reca l’indicazione “I” sia nella foto della Fonte 1 che in quella della Fonte 2. Però, nella fonte 2 non viene mostrato alcuno spaccato per questa palla e, come già detto, lo spaccato della Fonte 1 non mostra alcuna struttura bicomponente. Alla luce di questi elementi, resta il dubbio circa l’effettiva esistenza della variante SI.
E se ciò è vero, lo spaccato della Fonte 1 a che tipo di palla si riferisce? Una S? E se l’indicazione “I” facesse propendere per una Incendiaria, si tratterebbe di un caso peraltro contemplato in linea teorica di meccanismo di innesco del materiale incendiario mediante percussore e detonatore.
Spero di aver esposto in modo chiaro lo stato delle mie conoscenze e di poter ricevere da parte degli esperti informazioni determinanti a chiarire i dubbi e i punti aperti in materia di cartucce esplosive.
Grato in anticipo di qualsiasi aiuto, resto in attesa di risposte.
sono nuovo del forum e spero perdonerete l’eventuale ingenuità delle domande che sto per sottoporre.
Il tema è quello delle Cartucce 12,7x81 SR per le Breda e le Scotti. Più in particolare, il postosi vuole concentrare sulla tipologia di cartucce con componente esplosiva.
Setacciando il materiale disponibile in rete ho potuto trovare alcuni documenti che propongono una classificazione delle cartucce da 12,7 e, tra questi, spiccano, per dovizia di informazioni ed illustrazioni, le due seguenti fonti:
1) Una classificazione risalente al Gennaio del 2010 ad opera di Giovanni Defrancisci, con contributi di Luca Ricci e Stefano Zucchini (Fonte 1).
2) Un documento pdf, immagino più recente, ad opera di Luca Ricci (Fonte 2).
Entrambe le fonti mostrano foto delle cartucce e spaccati delle varie tipologie di proiettili. Ammetto di non sapere se esistono altre versioni più recenti di tali documenti e quindi mi scuso in anticipo se quanto segue potrà risultare obsoleto alla luce di successivi aggiornamenti.
In tema di proiettili a componenti esplosivi, la Fonte 1 cita le seguenti tipologie:
1) Scoppiante “S” (fascia rossa sul collo della palla)
2) Scoppiante Incendiaria “SI”
3) Scoppiante Incendiaria Tracciante “SIT”
4) Scoppiante Tracciante “ST” (con fascia gialla e bossoli in ottone e acciaio)
Per la S non viene mostrato alcuno spaccato.
Lo spaccato della SI sembra mostrare un solo tipo di componente all’interno della palla e non due zone distinte associabili rispettivamente alla componente esplosiva ed a quella incendiaria.
Lo spaccato della SIT a fascia blu scuro, oltre a mostrare un detonatore lungo ed una sicura a sfera, mostra ancora un riempimento “monocomponente”. Inoltre la foto della cartuccia non sembra evidenziare la struttura in due pezzi dell’ogiva che dovrebbe essere tipica della variante a spoletta lunga e sicurezza a sfera.
I due spaccati della ST a fascia gialla sembrano essere in realtà lo stesso spaccato ripetuto due volte e mostrano chiaramente il riempimento bicomponente, ma la spoletta è di tipo corto con sicura a massa centrifuga, mentre sia la cartuccia con il bossolo in ottone che quella con il bossolo in acciaio verniciato esibiscono una ogiva del tipo corrispondente ad una spoletta lunga e sicura a sfera.
La Fonte 2 cita le seguenti tipologie:
1) Scoppiante “S” (fascia rossa sul collo della palla)
2) Scoppiante Incendiaria “SI”
3) Scoppiante Incendiaria Tracciante “SIT” non autodistruggente
4) Scoppiante Incendiaria Tracciante “SIT” autodistruggente
Tutte le volte che alla foto delle cartucce viene associato lo spaccato del proiettile, i due elementi sembrano perfettamente coerenti e quindi, mettendo insieme le due fonti, quello che non desta dubbi o perplessità di sorta è:
Le “S” avevano la fascia rossa ed una spoletta in ottone del tipo corto con sicurezza a massa centrifuga. Per la verità le tavole a colori delle cartucce BPD non mostrano la presenza di alcuna fascia colorata per la cartuccia indicata come Speciale. All’epoca in cui furono prodotte, vista la geometria della cartuccia e visto che poteva essere verosimilmente l’unica cartuccia a componente esplosiva, è pensabile ipotizzare che la fascia rossa comparve solo quando accanto alla Scoppiante “pura” iniziarono a comparire altre cartucce con componente scoppiante.
Le SIT non autodistruggenti fossero contraddistinte da una fascia gialla.
Le SIT autodistruggenti fossero contraddistinte da una fascia blu.
Sarebbe anche interessante sapere se l’associazione dei due tipi di spoletta/sicura ai due tipi di SIT fosse biunivoca e se potevano esistere “incroci”.
Detto questo, però, rimangono due punti “aperti” riguardanti le ST e le SI.
Lo spaccato della palla associato, secondo Fonte 1, ad una ST mostra inequivocabilmente un detonatore, una sicura ed un tracciatore. Se l’associazione ad una SIT a fascia blu indicata nella Fonte 1 non è corretta e non può essere associata nemmeno alla SIT a fascia gialla che, come chiaramente mostrato negli spaccati della Fonte 2 aveva le due componenti incendiaria ed esplosiva, allora a quale tipologia di cartuccia poteva appartenere? E se veramente esisteva la variante ST, di che colore era la fascia che la poteva contraddistinguere?
Lo spaccato della palla associato, secondo Fonte 1 alla SI, mostra chiaramente l’assenza del tracciatore e la parte inferiore ha la tipica forma bombata della S. Anche la Fonte 2 cita l’esistenza della SI e, come la Fonte 1, mostra una cartuccia con una fascia di color blu. Peraltro, il fondello reca l’indicazione “I” sia nella foto della Fonte 1 che in quella della Fonte 2. Però, nella fonte 2 non viene mostrato alcuno spaccato per questa palla e, come già detto, lo spaccato della Fonte 1 non mostra alcuna struttura bicomponente. Alla luce di questi elementi, resta il dubbio circa l’effettiva esistenza della variante SI.
E se ciò è vero, lo spaccato della Fonte 1 a che tipo di palla si riferisce? Una S? E se l’indicazione “I” facesse propendere per una Incendiaria, si tratterebbe di un caso peraltro contemplato in linea teorica di meccanismo di innesco del materiale incendiario mediante percussore e detonatore.
Spero di aver esposto in modo chiaro lo stato delle mie conoscenze e di poter ricevere da parte degli esperti informazioni determinanti a chiarire i dubbi e i punti aperti in materia di cartucce esplosive.
Grato in anticipo di qualsiasi aiuto, resto in attesa di risposte.