Andrea58 ha scritto:Visto che ne abbiamo un poco a disposizione rivolgo una domanda delle mie a tutti loro.
Cosa vi fa paura? Qual'è il peggior cliente da trattare?
Sono più rognose le vecchie bombe o le situazioni alla "Quale filo taglio, il blu o il rosso???"
Nella mia ignoranza vedo come più temibile un ordigno improvvisato alla Unabomber dato che è sofisticato e misterioso e

.
Poi magari mi sbaglio e la vera carogna è la vecchia 500 lb o magari un 88 inesploso.
Ciao a tutti.
Il buon Andrea, come sempre, pone delle domande apparentemente semplici e compartimentate ma profondamente complesse...
Gli ordigni regolamentari sono il must dell'attivita' di bonifica degli ordigni inesplosi ma vi sono gia', in questo apparentemente semplice, contenitore di materiali pericolosi, diversi step di pericolosita'.
Gli ordigni ordinari, ovvero quelli a caricamento ad alto esplosivo, che nell'immaginario della gente comune sono i piu' pericolosi e letali, sono invece considerati dagli addetti ai lavori, la quasi normalita' degli interventi che vengono portati a termine.
Questi ordigni, ancorche' letali sono, come dire, confinati i dei parametri di normalita'...dimensioni particolari e forme quasi sempre facilmente riconoscibili, con alcune eccezzioni.
Spesso le complicazioni sorgono per la zona di rinvenimento o la posizione dello stesso ordigno ed infine per le sue dimensioni ed il rateo di caricamento, ovvero la quantita' di esplosivo in rapporto al peso totale dell'ordigno rinvenuto. ( Es. le grosse mine marine spiaggiate o le bombe d'aereo a grande capacita', rinvenute inesplose, nelle fondamenta dei condomini)
Il vero grattacapo, per usare un'apparente eufemismo, sono gli ordigni con caricamenti chimici, veramente letali, che possono facilmente essere confusi con quelli a caricamento ordinario ed in certe aree geografiche sono purtroppo diffusissimi e dopo anni di esposizione agli agenti atmosferici, altamente instabili.
Questi ordigni, per le loro potenzialita', hanno immense complicazioni per il loro riconoscimento, la loro movimentazione e il loro trasporto...non possono essere neutralizzati sul posto e devono essere bonificati con speciali tecniche che pongono la salvaguardia dell'ambiente e della vita umana, al di sopra di ogni altro aspetto.
Gli operatori ne hanno timore reverenziale e li considerano particolarmente impegnativi.
Il mio punto di vista, è che ogni ordigno è diverso da uno simile rinvenuto in altro contesto...ovvero ogni bomba è differente.
In maniera pacata posso affermare che tutti gli ordigni incutono timore reverenziale, alcuni rispetto ancestrale ed altri, fortunatamente pochi, davvero una forma di paura dettata dal ricordo delle conseguenze che hai imparato studiandoli, conoscendoli nel tempo o sfortunatamente per averne osservato effetti e ricadute.
Per terminare l'argomento sugli ordigni regolamentari, consentitemi di affermare che un'operatore ha sempre rispetto ma difficilmente paura, degli ordigni che sta analizzando, perche' questo mette in moto i meccanismi del ragionamento e della consapevole valutazione di quanto ha di fronte...ci sono delle situazioni dove l'operatore entra nel terreno minato della paura, ma questa parte è confinata a situazioni particolari, come il rinvenimento di una bomba d'aereo con spolette ad azione differita e sistemi anti-manomissione, in zona urbana densamente abitata, che è stata interessata ad azioni meccaniche ( urtata da ruspe o addirittura rimossa dalla sede di rinvenimento perche' scambiata per una cisterna o oggetto inoffensivo)

ed in quel momento, solo lui è in possesso delle cognizioni della potenzialita' letale di quell'ordigno e ha idea di cosa potrebbe succedere.
La paura viene alimentata dalla dilagante criminale incompetenza di quanti ( personale delle forze dell'ordine, amministratori locali, proprietari ed affittuari dei luoghi dove vengono rinvenuti gli ordigni) tendono a minimizzare, sottovalutare, deridere spesso o contestare, le misure di protezione e i costi di queste misure, tese a preservare la vita umana e la proprieta'...a dei professionisti coscienti e consapevoli, vedere e subire questo, fa' paura...la bomba a quel punto fa' loro, dal punto di vista personale e lavorativo, molto meno paura.
Gli ordigni improvvisati esulano da questa categorizzazione fin'ora trattata, sono un mondo a parte e solo una parte degli operatori, sia militari che delle Forze dell'Ordine, altamente selezionata, effettuano questo tipo di attivita', che ricordo a quanti fossero all'oscuro, viene sviluppata ed insegnata presso il Centro di Eccellenza dell'Esercito in Roma.
Non insegnano a tagliare fili e le drammatizzazioni cinematografiche sono lontane dal descrivere le vere potenzialita' di personale antisabotaggio...il terrorismo di ogni matrice politica nazionale ed internazionale e gli attacchi nelle operazioni di Peace Keeping, vengono attivamente contrastate ogni giorno principalmente grazie all'intelligence ed al lavoro oscuro di questi operatori, sia sul territorio nazionale che in ogni parte del mondo.
Francesco