Avevano bisogno di una cartuccia silenziata ed hanno risolto il problema a modo loro.
Imprigionando i gas all'interno del bossolo e spingendo la palla con un pistone telescopico.


Macchinoso? No geniale perchè così qualsiasi fucile della serie AK può diventare un'arma per operazioni coperte dato che bossolo e palla sono quasi quelli standard come misure esterne.
I problemi semmai ci sono a produrre le cartucce ma essendo tirature limitate è molto meno costoso fare così che progettare un'arma ad hoc come avrebbero fatto gli americani.
Ho preso questa coppia di cartucce a Milano e come vedete una è integra (seppur forata) mentre l'altra è sparata.
Si tratta di una 7,62x35 che monta una palla standard e che nel libro sulle cartucce russe viene definita - CII -3-
Considerazione sulla cartuccia. Probabilmente il bossolo della cartuccia è stato accorciato di 4 mm per compensare il pistone che a sparo avvenuto sporge dal bossolo. Così facendo abbiamo un bossolo sparato che ha la stessa lunghezza di una 7,62x39 carica e perciò esce agevolmente dalla finestra di espulsione delle armi tipo AK. Inoltre devono avere copiato per forza la tecnica degli inglesi applicata al 303 a cordite. Per forza di cose il bossolo innescato ed ancora cilindrico riceve la polvere e poi il tubetto telescopico. A questo punto viene formata la spalla ed il colletto. Non ci sono alternative costruttive applicabili se non questa.
I materiali sono standard, bossolo in acciaio ramato con innesco in ottone? (non è magnetico). Palla in acciaio ramato e pistone ipotizzo in alluminio, non è magnetico. Mancano le scritte identificative. La clip non so a cosa serva dato che sul libro non è contemplata.