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Avrei bisogno di qualche anglofilo munito di manuali che mi spieghi la differenza tra i due tipi.
Premetto già che Dummy vuol dire inerte e Drill istruzione.
Va bene ma perchè la distinzione, sicuramente con una dummy posso fare istruzione ed una drill pura è inerte. Dico pura perchè esistono pure le training che rientrano pur sempre nel concetto di istruzione. [1334 [1334 [1334 [1334
Qual'è il confine netto tra questi tipi oppure non esiste?
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Andrea58 ha scritto:Avrei bisogno di qualche anglofilo munito di manuali che mi spieghi la differenza tra i due tipi.
Premetto già che Dummy vuol dire inerte e Drill istruzione.
Va bene ma perchè la distinzione, sicuramente con una dummy posso fare istruzione ed una drill pura è inerte. Dico pura perchè esistono pure le training che rientrano pur sempre nel concetto di istruzione. [1334 [1334 [1334 [1334
Qual'è il confine netto tra questi tipi oppure non esiste?
Ciao Andrea, non so se è la soluzione, ma le dummy sono quelle blu e sono le uniche completamente inerti prive cioè di ogni qualsivoglia composto attivo, le altre contrassegnate con practice o drill possono avere all'interno misture traccianti, fumogene o addirittura piccole cariche esplosive che segnalano il punto di impatto del proietto. È solo un ipotesi il buon wyngo o stecol saranno sicuramente più precisi....
......Lo strano destino della pallottola, che bruciando nasce e bruciando muore......
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Sia le dummies che le drill sono totalmente inerti ed entrambe "da manipolazione".
Credo che la differenza stia nell'etimologia della parola: drill è il termine ufficiale (di preferenziale origine dall'inglese anglosassone, mentre "dummy" è quasi piu' uno slang (falso, finto, fantoccio, addirittura "pupazzo"). I manichini usati nei crash test delle auto sono appunto chiamati crash test dummies
Nella nomenclatura ufficiale anglosassone le .38/200 Webley, le .303 e le .55 boys da manipolazione sono identificate, oltre alla sigla del modello di riferimento, anche "drill".
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Ciao
nella nomenclatura ufficiale italiana le cartucce da "manipolazione" sono denominate "da esercitazione"
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berettofilo ha scritto:
Andrea58 ha scritto:Avrei bisogno di qualche anglofilo munito di manuali che mi spieghi la differenza tra i due tipi.
Premetto già che Dummy vuol dire inerte e Drill istruzione.
Va bene ma perchè la distinzione, sicuramente con una dummy posso fare istruzione ed una drill pura è inerte. Dico pura perchè esistono pure le training che rientrano pur sempre nel concetto di istruzione. [1334 [1334 [1334 [1334
Qual'è il confine netto tra questi tipi oppure non esiste?
Ciao Andrea, non so se è la soluzione, ma le dummy sono quelle blu e sono le uniche completamente inerti prive cioè di ogni qualsivoglia composto attivo, le altre contrassegnate con practice o drill possono avere all'interno misture traccianti, fumogene o addirittura piccole cariche esplosive che segnalano il punto di impatto del proietto. È solo un ipotesi il buon wyngo o stecol saranno sicuramente più precisi....
Non sono d'accordo, le blu anche se con proiettile inerte vengono sparate eccome percui dovrebbero essere considerate pratice.
Io cerco una valida classificazione per mettere a posto il mio materiale e mi trovo con termini e oggetti in apparente contraddizione tra loro perchè magari presentano le caratteristiche di due categorie o non sono materiali standardizzati oppure addirittura vengono chiamate in letteratura col termine sbagliato.
Ho trovato delle TP Target pratice inerti. Allora cosa sono???? La versione da istruzione (drill) delle TP? Oppure sono considerate dummy?
In genere però gli anglosassoni per dummy intendono cartucce che lo sono anche visivamente (fori, godronature, scanalature, assenza di innesco, foro di vampa non presente)
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giovanni ha scritto:Ciao
nella nomenclatura ufficiale italiana le cartucce da "manipolazione" sono denominate "da esercitazione"
Ed allora anche noi peschiamo nel torbido lasciando aperte molte possibilità interpretative.
Probabilmente sono io ad essere fissato sui termini che "devono" voler dire solo una cosa per evitare confusione. Diciamo tipo il materiale azzurro della Nato che viene definito Pratice
Per capire, le 7,62 Nato in plastica blu vengono usate anche in Italia nelle durante le manovre per renderle realistiche. Sono qualcosa di più di una semplice "a salve" ma fondamentalmente sono materiale scenico che permette gli automatismi alle armi.
Una manovra è un'esercitazione che prevede anche il fuoco.
Benissimo ed allora come la classifichiamo noi italiani?
Come a salve? Per me una a salve vera dovrebbe essere con la chiusura a rosetta e non prevedere nessuna fuoriuscita di materiale dalla canna.
Ma per americani, tedeschi, italiani, inglesi e francesi (oltre a molti altri) quelle con palla in legno sono a salve [213
Tiro ridotto dato che la palletta parte (direi di no dato che esistono le tiro ridotto/corta gittata con la puntina bianca di plastica)?
Forse è solo una mia fissazione volere mettere dei paletti ma vorrei essere il più preciso possibile anche per pura mia cultura.
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Assolutamente d' accordo con te, anche a beneficio dei collezionisti ed appassionati che ci leggono!
Le drill/dummy/manipolazione/(nella nella vecchia italica nomenclatura come ricordato da Gio') istruzione, sono totalmente inerti da qualsiasi punto di vista.
Un gradino più su' abbiamo le salve, siano esse senza nessun tipo di palla che a salve con palla legno, carta e addirittura metallo.Pensiamo alle salve in 6,5 x55 svedese dove un modello di salve ha come chiusura del bossolo un tappetto di metallo, e secondo me può produrre serie ferite entro i 50 metri! A dire il vero io eviterei di mettermi davanti ad un' arma che sta' sparando a salve con munizioni a chiusura stellare, se non oltre a 20 metri di distanza: dardo di fiamma, particelle incandescenti e residui di sparo possono essere veramente poco piacevoli....l Figuriamoci quelle che proiettano anche frammenti della palla in legno o limatura di piombo avvolta in un lamierino d'ottone.
Saliamo di un gradino e troviamo le training e short range, che vanno dalle 7,62 nato (plastic training) alle tiro ridotto, per restare nello stesso calibro, con cilindretto a doppio tronco di cono in ottone massiccio e puntina di plastica bianca. Per inciso: le prime fanno molto male entro i 40 metri, le seconde sono letali fino a 300 metri!! Forse poco meno. Oltre feriscono seriamente.
Quindi, prima delle "banali" ordinarie, c è davvero un universo di sfumature, e comincio a capire chi si interessa a questa branca dell ' oplofilia!
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Per la cronaca le svedesi da te citate si piantavano a favor di venatura nella robinia stagionata per una spanna buona sparando da circa 10 cm. Certamente in aria avrebbero risentito dell'attrito e probabilmente si sarebbero destabilizzate ma quella recuperata nella robinia era sana e poco deformata.
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Andrea58 ha scritto:Per la cronaca le svedesi da te citate si piantavano a favor di venatura nella robinia stagionata per una spanna buona sparando da circa 10 cm. Certamente in aria avrebbero risentito dell'attrito e probabilmente si sarebbero destabilizzate ma quella recuperata nella robinia era sana e poco deformata.
Eh, appunto...! E formalmente sono delle blank, non delle short range.
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OLD1973 ha scritto:
Andrea58 ha scritto:Per la cronaca le svedesi da te citate si piantavano a favor di venatura nella robinia stagionata per una spanna buona sparando da circa 10 cm. Certamente in aria avrebbero risentito dell'attrito e probabilmente si sarebbero destabilizzate ma quella recuperata nella robinia era sana e poco deformata.
Devo fare ammenda: queste cartucce sono delle tiro ridotto, non delle blank, pardòn... Le salve classiche hanno palla in legno.
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