Placcatura dei proiettili
Inviato: 16/07/2015, 15:43
Spesso e volentieri leggiamo che il proiettile della cartuccia XXX è placcato con rame o altre leghe. Questo modo di dire lo troviamo riportato spesso e volentieri anche nelle nostre discussioni.
Per curiosità e mosso da un dubbio
mi sono andato a cercare il termine sulla Treccani che riporto qui sotto. Per me sbagliamo ad usarlo, voi che dite??
Dovremmo usare il termine più corretto di placcatura galvanica. Io non credo che si possa applicare la placcatura "vera" in un processo industriale a basso costo come la produzione di camice per i proiettili. Non che non sia possibile ma sicuramente è antieconomico.
Parere mio, voi che dite?
placcatura
Enciclopedie on line
placcatura Operazione consistente nella sovrapposizione e successiva unione di uno strato metallico alla superficie di un altro materiale, in particolare metallico, effettuata essenzialmente per proteggere quest’ultimo dall’attacco di agenti ossidanti, corrosivi, atmosferici. Anche operazione analoga effettuata tra legnami.
Nella p. metallica, l’unione dei due materiali metallici, quello di base e quello d’apporto (quest’ultimo in genere più pregiato dell’altro), viene ottenuta o con lavorazioni per deformazione plastica (laminazione, trafilatura), a caldo, per cui sotto la contemporanea azione di pressioni e temperature elevate si provoca una vera e propria saldatura dei metalli, o con analoghe lavorazioni a freddo, con le quali si realizza tra i due metalli una interconnessione puramente meccanica, dovuta alle elevate pressioni che costringono il metallo più deformabile a insinuarsi nelle asperità superficiali dell’altro. I metalli di base per la p. sono generalmente acciai normali, rame, leghe leggere; come metalli d’apporto si usano acciai inossidabili (al cromo, al cromo-nichel), alluminio, rame, nichel, titanio, argento, oro. È detto placcato il prodotto metallico ottenuto con l’operazione di placcatura.
Per curiosità e mosso da un dubbio

Dovremmo usare il termine più corretto di placcatura galvanica. Io non credo che si possa applicare la placcatura "vera" in un processo industriale a basso costo come la produzione di camice per i proiettili. Non che non sia possibile ma sicuramente è antieconomico.
Parere mio, voi che dite?
placcatura
Enciclopedie on line
placcatura Operazione consistente nella sovrapposizione e successiva unione di uno strato metallico alla superficie di un altro materiale, in particolare metallico, effettuata essenzialmente per proteggere quest’ultimo dall’attacco di agenti ossidanti, corrosivi, atmosferici. Anche operazione analoga effettuata tra legnami.
Nella p. metallica, l’unione dei due materiali metallici, quello di base e quello d’apporto (quest’ultimo in genere più pregiato dell’altro), viene ottenuta o con lavorazioni per deformazione plastica (laminazione, trafilatura), a caldo, per cui sotto la contemporanea azione di pressioni e temperature elevate si provoca una vera e propria saldatura dei metalli, o con analoghe lavorazioni a freddo, con le quali si realizza tra i due metalli una interconnessione puramente meccanica, dovuta alle elevate pressioni che costringono il metallo più deformabile a insinuarsi nelle asperità superficiali dell’altro. I metalli di base per la p. sono generalmente acciai normali, rame, leghe leggere; come metalli d’apporto si usano acciai inossidabili (al cromo, al cromo-nichel), alluminio, rame, nichel, titanio, argento, oro. È detto placcato il prodotto metallico ottenuto con l’operazione di placcatura.