Il bombardamento di Portoferraio 23 05 1916 - 8,8cm SK L/30
Inviato: 03/07/2017, 16:10
Alle ore 5,20 la città di Portoferraio fu risvegliata di soprassalto dal rumore cupo e sinistro del cannone. Il sommergibile battente bandiera austriaca “U 39” ma che in realta era tedesco aveva messo sotto tiro gli Alti Forni, concentrando il fuoco sulle ciminiere, il Ponte Hennin, e la flottiglia di carbonieri attraccati ai pontili di carico.
https://en.wikipedia.org/wiki/SM_U-39#S ... ng_history
Un fumo denso e nero avvolse l’impianto siderurgico oscurandolo alla vista. Alte colonne d’acqua si alzarono in prossimità delle strutture del ponte Hennin. Un colpo esplose in mezzo alla sua campata mediana, con danni di lieve entità.
Improvvisamente, dalla finestra della sua camera al primo piano della villa in località Punta Pina, l’avv. Giuseppe Tonietti, ancora in tenuta notturna, sparava con una carabina a ripetizione tipo Winchester un colpo dietro l’altro contro “l’enorme mostro d’acciaio”, esibendo invidiabile coraggio e freddezza”.
Le batterie di Portoferraio del Forte Stella e del Forte Falcone risposero al fuoco nemico con notevole ritardo, soprattutto col grosso cannone posto sopra la fortezza che domina la spiaggia delle “Viste”. Quando un proiettile cadde pochi metri dal sommergibile, quest’ultimo pensò bene di portarsi fuori tiro e prendere rapidamente il largo. Purtroppo non sono riuscito a trovare notizie di quali batterie erano presenti nei due forti, nonche il "grosso cannone".
Nel frattempo il piroscafo carboniero “Teresa Accame”, ormeggiato al ponte Hennin, era stato ripetutamente colpito: un proiettile aveva fatto saltare il cassero di poppa, ma il robusto vapore da carico era restato a galla. Mentre l’imbarcazione “Mistico Maria”, ormeggiata presso la “Tanaglia”, carica di terra refrattaria, era irrimediabilmente affondata. Le ciminiere degli Alti Forni, forse colpite di striscio, non avevano subito danni rilevanti. La commozione sopraggiunse quando si seppe con manifesto dolore, che i marinai Oliva Salvatore e Sasso Angiolo, colpiti da numerose schegge di granata, erano morti.
Al solito mercatino domenicale, è uscito questo pezzo: si tratta della parte ogivale di una delle granate esplose nel bombardamento.
Il sommergibile U39 era infatti equipaggiato di un cannone da 8.8cm SK L/30
http://navweaps.com/Weapons/WNGER_88mm-30_skc97.php
https://en.wikipedia.org/wiki/8.8_cm_SK_L/30_naval_gun
Il frammento di granata rinvenuta è del tipo 8.8cm Sprgr L3.8 Iz (= granata esplosiva lunga 3.8calibri con spoletta interna).
https://en.wikipedia.org/wiki/SM_U-39#S ... ng_history
Un fumo denso e nero avvolse l’impianto siderurgico oscurandolo alla vista. Alte colonne d’acqua si alzarono in prossimità delle strutture del ponte Hennin. Un colpo esplose in mezzo alla sua campata mediana, con danni di lieve entità.
Improvvisamente, dalla finestra della sua camera al primo piano della villa in località Punta Pina, l’avv. Giuseppe Tonietti, ancora in tenuta notturna, sparava con una carabina a ripetizione tipo Winchester un colpo dietro l’altro contro “l’enorme mostro d’acciaio”, esibendo invidiabile coraggio e freddezza”.
Le batterie di Portoferraio del Forte Stella e del Forte Falcone risposero al fuoco nemico con notevole ritardo, soprattutto col grosso cannone posto sopra la fortezza che domina la spiaggia delle “Viste”. Quando un proiettile cadde pochi metri dal sommergibile, quest’ultimo pensò bene di portarsi fuori tiro e prendere rapidamente il largo. Purtroppo non sono riuscito a trovare notizie di quali batterie erano presenti nei due forti, nonche il "grosso cannone".
Nel frattempo il piroscafo carboniero “Teresa Accame”, ormeggiato al ponte Hennin, era stato ripetutamente colpito: un proiettile aveva fatto saltare il cassero di poppa, ma il robusto vapore da carico era restato a galla. Mentre l’imbarcazione “Mistico Maria”, ormeggiata presso la “Tanaglia”, carica di terra refrattaria, era irrimediabilmente affondata. Le ciminiere degli Alti Forni, forse colpite di striscio, non avevano subito danni rilevanti. La commozione sopraggiunse quando si seppe con manifesto dolore, che i marinai Oliva Salvatore e Sasso Angiolo, colpiti da numerose schegge di granata, erano morti.
Al solito mercatino domenicale, è uscito questo pezzo: si tratta della parte ogivale di una delle granate esplose nel bombardamento.
Il sommergibile U39 era infatti equipaggiato di un cannone da 8.8cm SK L/30
http://navweaps.com/Weapons/WNGER_88mm-30_skc97.php
https://en.wikipedia.org/wiki/8.8_cm_SK_L/30_naval_gun
Il frammento di granata rinvenuta è del tipo 8.8cm Sprgr L3.8 Iz (= granata esplosiva lunga 3.8calibri con spoletta interna).