Andrea58 ha scritto:wyngo ha scritto:...purtroppo erano le battaglie tecnologiche dell'epoca combattute dai tecnici tedeschi, ma anche noi facevamo la nostra porca figura

e il personale del Bomb Disposal inglese prima e Alleato subito dopo...
Questi sistemi erano ridondanti e non solo vi si potevano trovare le celle fotosensibili ma questo dispositivo poteva essere unito come detto, a timer meccanici, elettrici e retrofittato con congegni anti svitamento o antimanomissione, in modo da rendere impossibile e spesso letale, il lavoro degli specialisti del BD...
Ciao Francesco
cosa si intende per antisvitamento? Potrei dare un punto di saldatura ed ottenerlo così ma non penso sia così semplice. Oppure potrei affogare nella filettatura un perno a molla che vada a agire su un foro corrispondente nella spoletta. Anche un contatto elettrico a fine corsa potrebbe starci.

Ipotizziamo che la bomba sia armata ma sia stato impossibile lo sgancio. Come facevano i tedeschi a disarmarla? Tranquillo, non stò riempiendo il boiler di casa di esplosivo. [icon_246 [icon_246 [icon_246
...scusate, ho perso di vista il topic...e il mio compare ha adottato la tecnica dell'omerta'...STECOLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLL
Andrea... i congegni antisvitamento e/o antimanomissione sono dei meccanismi inseriti in una spoletta o delle specifiche spolette stesse, che si oppongono attivamente allo svitamento, facendo detonare la bomba, oppure che provocano la detonazione della bomba se questa viene semplicemente mossa dalla sua posizione originaria.
Un'esempio di spoletta ( in realta' era un Pistol, ovvero un'artifizio che permetteva il funzionamento della bomba ma che non incorporava parti esplosive ma esclusivamente meccaniche e chimiche) con congegno antisvitamento, è la inglese, N°37 a lungo ritardo chimico, impiegata largamente durante il secondo conflitto mondiale, ( ritardo da 1 a 144 ore),che in alcune sue versioni era completata di un congegno che faceva detonare la bomba, se la spoletta veniva svitata.
Una parte della spoletta stessa aveva dei vani dove erano alloggiate delle sferette che nell'operazione di avvitamento, si allargavano in due recessi del portaspoletta, fissato nella bomba; dopo le operazioni di avvitamento, se la spoletta veniva svitata, la parte contenente il percussore veniva liberata e lo stesso era libero di dare inizio alla detonazione della bomba...pericolosa anche per chi la impiegava e vi erano precise disposizioni di liberarsi di tali carichi, se non si effettuava la missione, in territorio nemico.
Questo Pistol di coda, era impiegato, secondo i manuali dell'epoca, in congiunzione con un'altra bestia nera degli artificieri, la Spoletta di ogiva, N°845 antidisturbo, che si armava dopo l'impatto, memorizzando la posizione della bomba e dopo 20 secondi, al minimo spostamento della stessa, ne causava la detonazione...gli inglesi non si facevano mancare nulla ma ogni nazione aveva sviluppato e impiegato congegni similari...fortunatamente la N°845 venne subito dismessa dal servizio, in quanto considerata pericolisissima anche per chi la impiegava e cenni ci dicono che dopo il 1941 non sia stata piu' ufficialmente impiegata.
Ciao Francesco

- Pistol inglese di coda N°37 a lungo ritardo chimico con congegno antimanomissione
- Visto 352 volte

- Pistol inglese di coda N°37 a lungo ritardo chimico con congegno antimanomissione
- tailpistolno37.jpg (43.42 KiB) Visto 352 volte

- Spoletta inglese di ogiva N°845 antidisturbo
- Visto 352 volte

- Spoletta inglese di ogiva N°845 antidisturbo
- 845 fuze.jpg (95.87 KiB) Visto 352 volte