Ho trovato una notevole foto su un capottamento, in decollo presumibilmente, di uno Stuka tedesco, presidiato da un picchetto armato in localita' sconosciuta.
Interessante notare che tutte le bombe ( 4 ordigni da 50kg in attacchi sub-alari e una singola 250 kg, sull'attacco ventrale) sono al loro posto e inesplose.
Ovviamente merito di cio' sono le famose spolette aeree ad armamento elettrico che i tedeschi svilupparono a partire dagli anni 30, che vennero estesamente testate durante la guerra di Spagna e migliorate continuamente, fino alla fine della guerra.
La stragrande maggioranza delle spolette elettriche tedesche per bombe aeree, non dettero mai problemi di esplosione prematura o per malfunzionamenti, rimanendo una delle eccellenze della produzione tecnologica bellica per funzionalita', bassi costi di produzione e semplicita' di produzione.
Francesco
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L'arte è scienza, non si improvvisa e non si accontenta di qualunquistiche e superficiali approssimazioni, anzi richiede un duro e sistematico lavoro.
Leonardo da Vinci
Leonardo da Vinci
Dici in decollo??? Ha i flap completamente giù
...ho scritto presumibilmente ma ne sono quasi certo, vi erano regole chiare di non rientrare ed atterrare con i carichi bellici in sito, in genere e su piste semi-preparate in particolare.
Ho trovato altre immagini di Stuka chiaramente in decollo, dalle quali appare verosimile che la posizione dei flap sia compatibile ...
...ovviamente è tutta una deduzione...
Francesco
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Leonardo da Vinci
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Non me ne intendo tanto neanche io ed oltretutto odio volare. Può darsi che abbassassero i flap alari per aumentare la portanza in decollo e poi usassero i timoni di profondità.
Abassare i flap è una normale procedura per decollo e atterraggio.
Se qualcuno deve morire per la Patria, che sia il nemico a farlo, non tu.
...si si utilizzano per aumentare la superficie portante ma effettivamente si estendono completamente solo per l'atterraggio...in questo caso la didascalia della foto, diceva che l'aereo era capottato prima di decollare, per il fondo pesante della pista.
L'arte è scienza, non si improvvisa e non si accontenta di qualunquistiche e superficiali approssimazioni, anzi richiede un duro e sistematico lavoro.
Leonardo da Vinci
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