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La teoria delle decapsulazione dei berdan col metodo dell'acqua in pressione regge, ma la parziale espulsione dell'innesco è sicuramente avvenuta al momento dell'esplosione della cartuccia in tempi di conflitto (vedasi ossidazione uniforme e assenza di manomissioni degli inneschi sia all'esterno che all'interno del bossolo). Ce lo vedete un soldaten a tentare di decapsulare un bossolo appena esploso, e per di più con le attrezzature dell'epoca e con le condizioni dell'epoca??????
Mi è venuta in mente una cosa:tempo fa' ho letto su una rivista di armi del settore un interessantissimo articolo sulla prassi di girare le palle nei colletti dei bossoli e, sparandole così capovolte, si credeva di ottenere effetti devastanti, sia sulle persone che sulle corazzature leggere. Le prove a fuoco con detta pratica avevano appunto generato, a causa delle aumentate pressioni dovute al maggiore intasamento dei bossoli, la parziale fuoriuscita degli inneschi.
Che ne dite??????? Gira.......??
F.73
Old1973

Si vis pacem, para bellum.
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mah, essendo munizioni che son quasi per certo state sparate in armi ad otturatore scorrevole-girevole io escluderei a priori l'espulsione per sovrapressioni, la capsula è a contatto con il fondo dell'otturatore e non potrebbe assolutamente uscire verso l'esterno allo sparo.
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Eh, Eniac, hai ragione anche tu!
Ma qualche ragione dovrà pur esserci!
Attendiamo ulteriori suggerimenti da altri amici.
Grazie.
F73
Old1973

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Dico ancora questa e poi basta:
Supponiamo che, per qualche motivo che non sto ad analizzare (polvere difettosa, bagnata, o altro), all'atto dello sparo l'innesco abbia funzionato, ma non sia riuscito ad accendere la carica; cosa succede in questo caso?
La pressione che si forma nella cameretta fra l'innesco e i fori di comunicazione alla camera principale spinge la coppetta della capsula indietro, fino a sbattere sulla testa dell'otturatore; tutto il resto invece, e cioè il bossolo, la polvere e la palla, grazie alla loro inerzia, restano fermi, e così l'innesco arretra di quel tanto che è il gioco fra otturatore e fondello.
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Artmont,
all'atto del ritrovamento i bossoli erano esattamente come li vedi: privi delle palle e della relativa polvere ed, entrambi, mostrano regolari segni di fireforming in camera di scoppio, minimi si, ma pur sempre rilevabili confrontandoli con una pari cartuccia inesplosa.
Riassumendo: il colpo ha fatto il proprio dovere in termini di resa termica e balistica, ma gli inneschi di risulta sono così!
Bah, il mistero prosegue!
Grazie per il tuo apporto; ti viene in mente altro?
F73
Old1973

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A giudicare dalle immagini, sembrerebbe che gli inneschi non sono soltanto fuoriusciti, ma (sembrerebbe ho detto) che si siano anche leggermente gonfiati lateralmente nella parte superiore (ho visto bene?).
La butto lì: se un innesco non fosse "ben fissato" nella sua sede (eccesso di gioco)... come si comporterebbe all'atto dello sparo?
Nel mezzo del cammin di questa vita, mostrassi alfin la truce metà oscura...
Chè la pazienza mia l'era finita, e lo baston calassi su ogne testa dura.
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A me non risulta che ci sia spazio tra cartuccia ed otturatore, quest'ultimo è a contatto con il fondello non è quindi possibile che siano andati indietro quando è stata sparata .
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Iscritto il: 01/08/2005, 12:11
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Rinnovo la puntualizzazione che fra il fondello della cartuccia e la faccia dell'otturatore i giochi sono limitatissimi, intorno a 1 o 2 decimi di milllimetro e che in caso di sovrapressioni il lamierino dell'innesco si spiaccica dentro la sua sede riempiendo anche la svasatura dell'imbocco tasca e protundendosi nel foro del percussore.
Aggiungo anche: un innesco esploso senza polvere e palla si riconosce per la profonda infossatura conica lasciata dal percussore, la pressione della vampa di innesco non ha la forza di fare il "fireforming" per riportare in piano la faccia dello scodellino. Scrivo ciò forte di esperienze personali al poligono e di anni di vita fra cartucce e tiratori.
Probabilmente ho anche qualche foto ma al momento non riesco a ritrovarle... [15
Gli inneschi sono estratti dalla loro sede per almeno un millimetro, nel caso esistesse un gioco simile si avrebbe lo sfondellamento del bossolo in quanto le pareti rimangono fortemente incollate alla camera di scoppio per effetto della pressione ed il fondello arretrerebbe fino ad essere contrastato dall'otturatore. Per questo esistevano i verificatori per controllare la distanza spalla/otturatore.


Il mistero resta....
Io (ne) ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi.
Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione;
e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser.
E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia.
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Centerfire ha scritto:Rinnovo la puntualizzazione che fra il fondello della cartuccia e la faccia dell'otturatore i giochi sono limitatissimi, intorno a 1 o 2 decimi di milllimetro e che in caso di sovrapressioni il lamierino dell'innesco si spiaccica dentro la sua sede riempiendo anche la svasatura dell'imbocco tasca e protundendosi nel foro del percussore.
Aggiungo anche: un innesco esploso senza polvere e palla si riconosce per la profonda infossatura conica lasciata dal percussore, la pressione della vampa di innesco non ha la forza di fare il "fireforming" per riportare in piano la faccia dello scodellino. Scrivo ciò forte di esperienze personali al poligono e di anni di vita fra cartucce e tiratori.
Probabilmente ho anche qualche foto ma al momento non riesco a ritrovarle... [15
Gli inneschi sono estratti dalla loro sede per almeno un millimetro, nel caso esistesse un gioco simile si avrebbe lo sfondellamento del bossolo in quanto le pareti rimangono fortemente incollate alla camera di scoppio per effetto della pressione ed il fondello arretrerebbe fino ad essere contrastato dall'otturatore. Per questo esistevano i verificatori per controllare la distanza spalla/otturatore.


Il mistero resta....
Concordo totalmente, ci deve essere un'altra spiegazione.
rol 51
rol 51
Re: PROBLEMI DI PRESSIONE?

Messaggio da rol 51 »

Sono in accordo con Eniac quando dice che le cartucce potrebbero essere state gettate sul fuoco, magari per vedere l'effetto che fa. In questo caso la pressione della deflagrazione potrebbe aver espulso la palla e contemporaneamente spinto l'innesco indietro senza tuttavia riuscire a toglierlo dalla sua sede. Una cartuccia camerata e chiusa da un otturatore non potrà mai estroflettere in quel modo....Questa comunque è solo la mia ipotesi. Ciao.
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