L'estremità libera della molla ha due o tre spire piegate a squadra attraverso le quali passa la spina di fissaggio che la trattiene. Questa spina ha la sua sede visibile come un canaletto semicircolare fresato a squadra rispetto al foro di passaggio dell'astina, alla fine del castello sotto la canna.
La parte "filettata" che noti nel mio esemplare è la molla piena di stagno!
I fucili che ho revisionato io sono stati provati con le .22LR a 50 metri. Nei quattro esemplari le prestazioni risultavano piuttosto diverse, segno che le canne avevano subito diversamente il tempo e l'incuria.
Per la precisione sono stati impiegati nel 2009 presso il TSN di Siena in occasione del centenario del Trofeo Bandiera Toscana.
Per quanto riguarda le bruniture queste variano a seconda del metallo e del trattamento che ha subito. Gli acciai temperati reagiscono in modo differente da quelli non titolati e più dolci.
Le tecniche di brunitura moderne riescono ad ovviare a queste differenze mentre all'epoca la cosa era più evidente. [icon_246