Premetto che sono tutte disattivate, tanto per eliminare dubbi.
Le cartucce risalgono al 1936 e sono marcate P120, tranne la prima che è P370. Curiosamente si nota come questa sia più smussata sulla punta.
La piastrina è in ottone, come i bossoli ed ha la molla in acciaio cromato, dove è saltata la protezione sono comparse tracce di ruggine.
Anche gli inneschi, Z88, sono di un bell'ottone sigillato in verde. Erano allora nel periodo "ricco" quando gardavano al futuro con euforia e le materie prime non scarseggiavano.
Chissà come ha fatto ad arrivare fino in Toscana, forse il soldoto se le portava dietro come portafortuna, magari ricevute durante la campagna in Polonia... O forse le teneva da parte perché ritenute più precise ed affidabili rispetto alla "ferraglia" distribuita a fine conflitto.
Avete qualche parere od informazione in merito?
Sono tutto un'altro mondo rispetto ai bossoli in acciaio laccato ed alle piastrine zincate...