Salve, ho diverse di queste coprispolette che recano la scritta No.221-1 - Cr/C 2/43 394 e in più una stella a sei punte di colore blu come quella israeliana-ebraica. Ho avuto conoscenza dell'esistenza di una Brigata Ebraica http://it.wikipedia.org/wiki/Brigata_Ebraica inquadrata nell' VIII^ armata inglese e che ha combattuto in Emilia e probabilmente anche in Toscana dove abito (Pistoia) perchè dette coprispolette furono recuperate da mio padre nei dintorni. E' possibile che appartenevano proprio a questo reparto quasi sconosciuto? Quale significato hanno le varie sigle? Grazie e saluti.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
FUOCO A VOLONTA'
La stella a sei punte che c'è sul copri spoletta sta a significare che la spoletta poteva essere impiegata sulle granate "STAR", cioè illuminanti,sniper ha scritto:Salve, ho diverse di queste coprispolette che recano la scritta No.221-1 - Cr/C 2/43 394 e in più una stella a sei punte di colore blu come quella israeliana-ebraica. Ho avuto conoscenza dell'esistenza di una Brigata Ebraica http://it.wikipedia.org/wiki/Brigata_Ebraica inquadrata nell' VIII^ armata inglese e che ha combattuto in Emilia e probabilmente anche in Toscana dove abito (Pistoia) perchè dette coprispolette furono recuperate da mio padre nei dintorni. E' possibile che appartenevano proprio a questo reparto quasi sconosciuto? Quale significato hanno le varie sigle? Grazie e saluti.
la stessa stella a sei punte di colore blu la si trova anche nelle granate , inoltre è il copri-spoletta della 221 a doppio effetto pirico
Ciao Aldo
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
. . . Fino alla fine
Grazie mille per la spiegazione tecnica, mi pareva strano che la mia teoria fosse quella giusta.... Saluti.
FUOCO A VOLONTA'
Ad integrazione la spoletta No 221
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
. . . Fino alla fine
Parzialmente OT: dai disegni della 221 posso intuire che è simile alla 199 che ho io, almeno la struttura esterna. Struttura che mi pare ben solida. Perché codeste spolette avrebbero bisogno di un coprispolette così solido e spesso? Ok la protezione della catena di ritardo pirico in PN, ma non bastava un cappuccetto di lamiera? Anche perché il rame e l'ottone dei coprispolette avranno ben avuto un costo? Soprattutto in quegl' anni....
Old1973
Si vis pacem, para bellum.
Si vis pacem, para bellum.
Beh, come hai potuto notare la maggior parte (se non tutte) delle spolette inglesi erano in ottone, già all'epoca l'inghilterra, ops il Regno Unito, era un paese ricco e potevano permettersi di usare un metallo cosi prezioso.OLD1973 ha scritto:Parzialmente OT: dai disegni della 221 posso intuire che è simile alla 199 che ho io, almeno la struttura esterna. Struttura che mi pare ben solida. Perché codeste spolette avrebbero bisogno di un coprispolette così solido e spesso? Ok la protezione della catena di ritardo pirico in PN, ma non bastava un cappuccetto di lamiera? Anche perché il rame e l'ottone dei coprispolette avranno ben avuto un costo? Soprattutto in quegl' anni....
Hai foto o dispense della 199 Francesco che io non ho nulla, ho la 119 ma non la 199
Ciao Aldo
. . . Fino alla fine
Ho le foto...
Le ho su una chiavetta che non ho sottomano e lunedì le condivido.
Le ho su una chiavetta che non ho sottomano e lunedì le condivido.
Old1973
Si vis pacem, para bellum.
Si vis pacem, para bellum.
ciao a tutti
...la 199 è stata la prima spoletta col corpo lungo ed aerodinamico ed è stata impiegata massicciamente sui proietti antiaerei (3 in 20CWT- e 3.7 in) e per consentire allungamenti di gittata anche su obici...successivamente nel 1943 ne fu sviluppata una versione specifica per proietti cargo che venne usata anche su munizioni da 3 in da mortaio, sui 17 libbre e sui 76mm a base emissione, questa versione fu denominata N°390.
In genere i cappucci di protezione inglesi una volta rimossi non potevano piu' essere ripristinati, tranne che nella 199, dove il cappuccio poteva essere rimesso in sito.
I marchi a vernice indicano che la spoletta era del I° tipo o Mark (variante)( fessura di settaggio sull'anello allargata e alcune differenze di strutturali minori, rispetto alla Mark I°) ;Cr/C dovrebbe indicare stabilimento di produzione; 12/42 indica il numero progressivo di lotto da 1000 spolette e l'anno di produzione; il numero 394 finale dovrebbe essere il numero progressivo di registro delle munizioni verificate dal singolo ispettore...ma su questo alcune pubblicazioni non si esprimono affatto ed altre poco chiaramente...in fondo si era in guerra.
Condivido foto e pagine di manuale ed infine esploso della 390...
Ciao Francesco
...la 199 è stata la prima spoletta col corpo lungo ed aerodinamico ed è stata impiegata massicciamente sui proietti antiaerei (3 in 20CWT- e 3.7 in) e per consentire allungamenti di gittata anche su obici...successivamente nel 1943 ne fu sviluppata una versione specifica per proietti cargo che venne usata anche su munizioni da 3 in da mortaio, sui 17 libbre e sui 76mm a base emissione, questa versione fu denominata N°390.
In genere i cappucci di protezione inglesi una volta rimossi non potevano piu' essere ripristinati, tranne che nella 199, dove il cappuccio poteva essere rimesso in sito.
I marchi a vernice indicano che la spoletta era del I° tipo o Mark (variante)( fessura di settaggio sull'anello allargata e alcune differenze di strutturali minori, rispetto alla Mark I°) ;Cr/C dovrebbe indicare stabilimento di produzione; 12/42 indica il numero progressivo di lotto da 1000 spolette e l'anno di produzione; il numero 394 finale dovrebbe essere il numero progressivo di registro delle munizioni verificate dal singolo ispettore...ma su questo alcune pubblicazioni non si esprimono affatto ed altre poco chiaramente...in fondo si era in guerra.
Condivido foto e pagine di manuale ed infine esploso della 390...
Ciao Francesco
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
L'arte è scienza, non si improvvisa e non si accontenta di qualunquistiche e superficiali approssimazioni, anzi richiede un duro e sistematico lavoro.
Leonardo da Vinci
Leonardo da Vinci
Il solito spettacolare Wingo!




Old1973
Si vis pacem, para bellum.
Si vis pacem, para bellum.
Grazie Old...sempre al servizio del Forum...
Ciao Francesco
Ciao Francesco
L'arte è scienza, non si improvvisa e non si accontenta di qualunquistiche e superficiali approssimazioni, anzi richiede un duro e sistematico lavoro.
Leonardo da Vinci
Leonardo da Vinci
Informazione
Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti