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Ciao a tutti, oggi vorrei chiedervi lumi su quello che per me è il Santo Graal : la granata del cannone Cavalli, o meglio sulla sua spoletta. Ne ho viste poche di queste granate in vita mia, ma l'unica che ho trovato (in mille pezzi purtroppo) presenta una spoletta veramente insolita... Non ho trovato nulla, nemmeno in Archivio di Stato, sul Montù, sul Giornale di Artiglieria e Genio... chi mi aiuta? :roll:
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Ciao,
come hai gia osservato le pubblicazioni a riguardo sono minime.
Le granate Cavalli erano per lo piu con bocchino posteriore per il caricamento (nn possiamo parlare di perforanti). L'esplosione della granata era assicurata dal calore generato dall'impatto.

Le spolette utilizzate in quel periodo erano per lo piu di legno, ma si stavano gia sperimentando le spolette in ottone con miccia interna. Una mi sembra di vederla nella tua foto.
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Grazie Fert per la risposta. In realtà la mia, di cui non riesco al momento a postare dettagli (problema tecnico, il pc non mi legge la scheda della Nikon...) è interamente cava, il canale è cilindrico con un risalto anulare in coda ed un filetto in testa, ma visto nulla di simile su spolette così datate. C'è da dire che questa proviene da un ex-balipedio, potrebbe essere sperimentale e mai adottata. Ma dalla struttura pare che adottasse un qualche cinematismo e non un semplice congegno a miccia, nonostante la sua sperimentazione sia avvenuta negli anni 40 dell'800. Considerando che furono adottate le granate (ed i cannoni) sistema La Hitte dopo la campagna del '59, con spolette a miccia, direi che la cosa fosse in quegli anni fantascientifica oltre che prematura... Anche post-datando questo reperto all'epoca dell'unico utilizzo bellico che se ne fece (assedi di Ancona e Gaeta) non so se esistessero già sistemi utilizzabili a percussione. Purtroppo la visita ai forti di queste due storiche località è interdetta ai cercatori di granate... [204 [00060029
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Non mi preoccuperei troppo della spoletta in questione la strutture di quelle che conosco è simile... magari quando riuscirai a postare la foto se ne parlera in maniera piu approfondita cosi da dargli anche una collocazione temporale.
I balipedi, come tu asserisci, possono fornire materiale sperimentale, è giusto, ma la maggior parte di cio che si trova è essenzialmente da esercitazione.
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Integrazione: foto brutte ma spero utili, in pratica quello che rimane della spoletta è il contenitore, che pare fosse deputato a contenere un sub-elemento attivo che andava avvitato dall'alto e veniva trattenuto inferiormente dal risalto visibile in foto. Lo spessore delle pareti della granata è decisamente generoso, circa 4 cm nella zona del bocchino anteriore. La frattura delle schegge è tipica del "ferraccio" come veniva definito all'epoca, in pratica ghisa acciaiosa.
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P.S. ravviso una certa rassomiglianza con la prima spoletta a miccia che hai postato, non vedo però l'utilità di un simile sistema su una granata avente simile gittata, straordinaria per l'epoca, che venne utilizzata esclusivamente per il "tiro da breccia" o da demolizione, non mi risultano caricamenti shrapnel ed uno scoppio prematuro avrebbe avuto effetti nulli o comunque scarsi contro bersagli animati. Ecco un esempio grafico delle gittate ottenute da questi cannoni:
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Giustamente, come osservi, l'idea di miccia e quindi a tempo, fa pensare ad un utilizzo per scoppi aerei. Credo pero che tale sistema fosse utilizzato indistintamente. In questo caso la miccia, permetteva il tiro da lunghe distanze, una volta colpito il bersaglio terminando di bruciare faceva esplodere la granata.
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