Il piccolo genio che ha partorito questo notevole esercizio di elettrotecnica applicata, è stato sicuramente costretto dalla atavica mancanza di una logistica anche primordiale, che permetterebbe al tiratore del missile SA7 di origine sovietica, di ingaggiare un bersaglio in volo e di decidere poi, per motivi diversi di non sparare per utilizzare al meglio la sua munizione...ma per farlo avrebbe bisogno di una seconda batteria termica di alimentazione come questa...
e questa serebbe la configurazione originale di questo missile spalleggiabile per la difesa aerea di medie e basse quote....
Invece l'ingegno ha partorito questa configurazione artigianale di batterie ponticellate tra loro per raggiungere le intensita' ed i voltaggi voluti e richiesti, per attivare testa cercante e giroscopi...
L'SA7 , missile spalleggiabile a ricerca di calore, con spoletta di prossimità (...ed impatto di back-up)seppure molto datato e limitato negli ingaggi frontali, diventa letale per velivoli ad ala rotante a bassa quota e velocita' ed aeromobili anche di media grandezza, grazie ad una testa esplosiva efficiente e letale, progettata pero' per i jet alleati degli anni 60-70.
Ciao Francesco