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Messaggio da Centerfire »

Molto spesso le cartucce italiane per pistola hanno quella che te definisci "crimpatura" qualche millimetro sotto la bocca del bossolo.
In realtà è una godronatura che serviva a creare un risalto di battuta all'interno per creare un'appoggio stabile al fondo del proiettile evitando così che in caso di urti anomali sull'ogiva questa rientrasse all'interno variando la volumetria della "camera a polvere".
Oltre a rendere problematico il funzionamento in un'arma auto o semiauto il fatto di avere il proiettile a contatto della polvere provoca in alcuni casi un'aumento anomalo della pressione di esercizio all'atto dello sparo e quindi un potenziale pericolo per l'arma e l'utilizzatore.
Ovviamente questa è un'operazione in più da aggiungere al ciclo costruttivo della munizione e chi riteneva di aver risolto in altro modo il problema o che non sussistesse il pericolo la risparmiava con beneficio sui costi.
norby73
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Messaggio da norby73 »

Credo che la prima cartuccia identificata da Giovanni come DI 43 9 MM = Canadese non sia DI ma D|(barra) e che quindi sia una cartuccia indiana dell'Arsenale di Dum Dum Calcutta.
La barra è un po più lunga della D mentre la i è lunga uguale.
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Messaggio da andreab »

Centerfire ha scritto:
Molto spesso le cartucce italiane per pistola hanno quella che te definisci "crimpatura" qualche millimetro sotto la bocca del bossolo.
In realtà è una godronatura che serviva a creare un risalto di battuta all'interno per creare un'appoggio stabile al fondo del proiettile evitando così che in caso di urti anomali sull'ogiva questa rientrasse all'interno variando la volumetria della "camera a polvere".
Oltre a rendere problematico il funzionamento in un'arma auto o semiauto il fatto di avere il proiettile a contatto della polvere provoca in alcuni casi un'aumento anomalo della pressione di esercizio all'atto dello sparo e quindi un potenziale pericolo per l'arma e l'utilizzatore.
Ovviamente questa è un'operazione in più da aggiungere al ciclo costruttivo della munizione e chi riteneva di aver risolto in altro modo il problema o che non sussistesse il pericolo la risparmiava con beneficio sui costi.
Effettivamente mi sembrava un po' bassa,adesso ho capito perfettamente[ciao2]
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Messaggio da kanister »

Sarei curioso di sapere chi è nel vero circa la cartuccia canadese/indiana in quanto ne ho trovate alcune nei resti di un caricatore di sten, frammischiate a cartucce italiane e tedesche. Potete esibirvi in un duello all'altimo sangue per stabilire chi ha ragione? Ciao
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Messaggio da kanister »

Ciao, cosa è successo? Forse nel duello all'alba dietro il convento delle Carmelitane vi siete uccisi tutti? Nessuno può dire se queste cartucce sono canadesi o indiane? Ciao
norby73
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Messaggio da norby73 »

Kanister forse non hai capito bene come funziona la cosa, guarda che qui nessuno ha la verità in tasca.
Per identificare un marchio possono passare anni, decenni, vuoi un esempio:
esistono delle cartucce 6,5x52 Mannlicher-Carcano marchiate SB seguite dall'anno 16-17-18, molti collezionisti e studiosi, sopratutto stranieri, la identificavano come prodotta dalla Sellier Bellot di Praga quindi una produzione austro-ungarica forse per i 91 di preda bellica.
Bene anche se si sospettava da tempo che provenissero dal Pirotecnico di Bologna la certezza si è avuta solo negli ultimi mesi con il ritrovamento di documenti che comprovano l'apertura presso il Pirotecnico di una nuova linea di produzione proprio in quegli anni per far fronte alle esigenze belliche, e che fu affidata all'ing. Santoro Bernardo, come vedi qui ci abbiamo impiegato "solo" 90 anni.
Quindi attendi tranquillo che prima o poi arrivano notizie.
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Messaggio da kanister »

Ciao Norby, dato che ho già sessantanni capirai che non posso attenderne altri novanta, speriamo siate un poco più veloci. Ciao
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Messaggio da Centerfire »

Mmmm... ho controllato adesso su libro "Guida per l'identificazione delle cartucce"....
Quella in foto è identica all'esempio riportato "687. CANADA - Cartuccia Cal 9x19mm Parabellum, prodotta nel 194X, come nel disegno n. 685". Tra l'altro hanno riportato anche la triplice punzonatura sull'innesco!
Al 685 la didascalia specifica: "prodotta nel 194X dalla Defence - Industries, Ltd. (lettere << DI >>), una filiale delle industrie canadesi Canadian Industries, Ltd., sotto la cui direzione molte altre ditte producevano munizioni per il governo canadese. Marchio in uso dal 1941 al 1944."
Ne ho vista anch'io una con marchi identici...
Per l'arsenale di Dum Dum specifica che il codice è << DF >> con una lettera << I >> accompagnata dalla "Broad Arrow"....
[ciao2]
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Messaggio da andreab »

E il dilemma fu risolto[:D]
grazie a tutti per i vostri magnifici chiarimenti[ciao2]
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Messaggio da giovanni »

Anche se il sopracitato libro confermerebbe quanto da me affermato va fatto notare che presenta molti errori di identificazione (ai tempi esistevano meno possibilità di scambio di info)
le scatole originali purtroppo non presentano scritte o marchi identificativi
2007113023494_2.jpg
20071130234831_1.jpg
Un'identificazione che è ragionevolmente sicura data la serietà di chi l'ha effettuata è quella dell'AFTE all'indirizzo:
20071130234948_3.jpg
http://www.afte.org/ExamResources/galle ... 3.jpg.html

continuo a cercare... non si sa mai
a presto Giò
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