Ho preso alcuni pezzi di 9x19 marcati "ndn" , leggo che sono di produzione Cecoslovacca e che probabilmente questi marchi sono falsificati , quello che mi chiedevo è se sia falsa anche la data, visto che molti le datano intorno agli anni 50 e la data riportata invece è 44.
Bella!!!!! Una cartuccia finta, chissa se ti ammazza per davvero o no. Io sapevo di bossoli SS falsi e pensavo la cosa si fermasse li.
Non è che si tratta di munizioni prodotte in epoca post-bellica utilizzando punzoni che erano in uso (negli stessi stabilimenti) prima dell'arrivo dell'Armata Rossa?
Nel mezzo del cammin di questa vita, mostrassi alfin la truce metà oscura...
Chè la pazienza mia l'era finita, e lo baston calassi su ogne testa dura.
Chè la pazienza mia l'era finita, e lo baston calassi su ogne testa dura.
Potrebbe essere, ma partendo dall'ipotesi che si tratti di vecchie partite di bossoli non sarebbero dei veri falsi. Sarebbe interessante sapere perchè gli viene attribuita una produzione anni 50 e da chi.Italien ha scritto:Non è che si tratta di munizioni prodotte in epoca post-bellica utilizzando punzoni che erano in uso (negli stessi stabilimenti) prima dell'arrivo dell'Armata Rossa?

l marchio non è fasullo, 44 è il numero del lotto e non la data, ne esistono anche in calibro 7,92x57 marchiati uxn 44
Se non è fasullo è quantomeno poco conosciuto, comunque, da come ho capito, non si sa per certo chi li abbia prodotti, l'unica cosa che mi pare certa è che siano di produzione Cecoslovacca , il doc di Giovanni sul forum le identifica cosi "Heinrich Blücher Spremberg, probabilmente post-bellico" ma altrove leggo "Stabilimento di Zbrojovka Vlàsim, post-bellico, Cecoslovacchia produzione discreta probabilmente del 1951 effettuata con falsi codici tedeschi" addirittura c'è chi le inserisce tra le munizioni per "operazioni speciali" tipo le Patrone X Tedesche .
Quindi, a meno che non mi son perso qualcosa per strada, di questo marchio se ne sà poco, e niente puo esser dato per sicuro, altro mistero da svelare.
Edi:
per correttezza di informazione riporto anche quanto è detto sul famoso PDF dei marchi reperibilesulla rete.
" ndn Sconosciuto, probabilmente post-bellico, Cecoslovacchia"
Quindi, a meno che non mi son perso qualcosa per strada, di questo marchio se ne sà poco, e niente puo esser dato per sicuro, altro mistero da svelare.
Edi:
per correttezza di informazione riporto anche quanto è detto sul famoso PDF dei marchi reperibilesulla rete.
" ndn Sconosciuto, probabilmente post-bellico, Cecoslovacchia"
per "uxn" non ho trovato nessun riferimento, molto probabilmente volevi intendere "uxa" ma questo marchio è conosciuto ed identifica "Arsenale di stato Zbrojkova Vlasim, Vlasim, Cecoslovacchia" ,anche su municion lo trovo identificato come "Zbrojovka Vlasim, de Vlásim. Contratos "discretos" realizados durante la década de 1950".norby73 ha scritto:l marchio non è fasullo, 44 è il numero del lotto e non la data, ne esistono anche in calibro 7,92x57 marchiati uxn 44
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Purtroppo il tempo è tiranno e non riusciamo a stare dietro a tutte le modifiche
In questo caso la scheda sui "marchi mondiali" è ancora in lavorazione viste le numerosissime modifiche che presenterà e sarà presto visisbile nel sito CESIM
Già oggi presenta alla voce "ndn" la seguente dicitura:"Stabilimento di Zbrojovka Vlàsim, post-bellico, Cecoslovacchia produzione "discreta" probabilmente del 1951 effettuata con falsi codici tedeschi"
Non si tratta dell'unico esempio di produzione "coperta" effettuata nel Patto di Varsavia nell' ambito delle 9 parabellum destinate in questo modo a non essere "tracciablili" E non è neppure una pratica rara o isolata, anche se spessso tali marchi sono per ovvi motivi estremamente ricercati, come precedente citato anche nei calibri da fucile furono usati sistemi simili Molte nazioni produttrici, anche in ambito Nato, utilizzarono questo sistema fino ad arrivare all' ormai "mitico" 30.06 prodotto per il fallito sbarco nella Baia dei Porci a Cuba Neppure l'Italia è stata esente da questa "moda" e diverse ditte produssero con marchi "coperti"
Per finire va ricordato che che la 9 Parabelllum marchiata PJJ 44 non appartiene a questa tipologia, ma presenta un marchio del Danish Government Arsenal (Ammunitionsarsenalet) di Copenaghen in Danimarca e fu prodotta sotto occupazione Tedesca
Vanno ricordate anche le produzioni "Sterili" come definite negli USA e cioè le produzioni prive di qualsiasi marchio di riconoscimento
In questo caso la scheda sui "marchi mondiali" è ancora in lavorazione viste le numerosissime modifiche che presenterà e sarà presto visisbile nel sito CESIM
Già oggi presenta alla voce "ndn" la seguente dicitura:"Stabilimento di Zbrojovka Vlàsim, post-bellico, Cecoslovacchia produzione "discreta" probabilmente del 1951 effettuata con falsi codici tedeschi"
Non si tratta dell'unico esempio di produzione "coperta" effettuata nel Patto di Varsavia nell' ambito delle 9 parabellum destinate in questo modo a non essere "tracciablili" E non è neppure una pratica rara o isolata, anche se spessso tali marchi sono per ovvi motivi estremamente ricercati, come precedente citato anche nei calibri da fucile furono usati sistemi simili Molte nazioni produttrici, anche in ambito Nato, utilizzarono questo sistema fino ad arrivare all' ormai "mitico" 30.06 prodotto per il fallito sbarco nella Baia dei Porci a Cuba Neppure l'Italia è stata esente da questa "moda" e diverse ditte produssero con marchi "coperti"
Per finire va ricordato che che la 9 Parabelllum marchiata PJJ 44 non appartiene a questa tipologia, ma presenta un marchio del Danish Government Arsenal (Ammunitionsarsenalet) di Copenaghen in Danimarca e fu prodotta sotto occupazione Tedesca
Vanno ricordate anche le produzioni "Sterili" come definite negli USA e cioè le produzioni prive di qualsiasi marchio di riconoscimento
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