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Aorta10 ha scritto:Presumo che questi punzoni avessero il compito di meglio assicurare la palla al bossolo, garantendo una pressione superiore al momento dello sparo. Ho dedotto ciò in quanto con il martello cinetico le palle non bulinate alla prima martellata vengono asportate, mentre per le altre ne servono 2-3 per levare il proietto. …

Supporrei ache per evitare che le palle, per effetto dell inerzia al momento del rinculo, non tendessero ad abbandonare i bossoli...
Tra l'altro (ai primi del '900 se non erro) si dispose l'applicazione di un grano in acciaio intorno al canale del percussore proprio per ovviare ai danni provocati dal maggior rinculo delle cartucce caricate a polvere infume .......

Devo ricontrollare quanto scrissero il Salvatici ed il Fortunati (in tema armi più che munizioni, tuttavia...)
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Scusate la latitanza ma sono nel pieno dei lavori a casa ed il tempo scarseggia....
le foto come sempre fanno un po schifo ma spero sia utili,
il pezzo in questione e panoramica di fondelli con annate dal 1897 al 1942 delle sorelle

la solita domanda da ignorante....la stella cosa indica?il tipo di polvere?

ciao yuri
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la stellina a ore 3 identifica il passaggio effettuato da un innesco Boxer ad un Berdan
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Questo esemplare di Bologna del ’97 con triplice bulinatura è un ennesima dimostrazione che niente è certo sul munizionamento Italiano…
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Visto che, in passato ,la "cultura del non buttar via niente" era di uso comune non è ipotizzabile un'utilizzo di bossoli, provenienti da giacenze di magazzino, in epoca successiva dove la bulinatura era già di uso corrente. [137 [137
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E’ molto probabile visto che i modelli di annate successive 1902,1903 sono sprovvisti della triplice punzonatura…
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Eniac ha scritto:la stellina a ore 3 identifica il passaggio effettuato da un innesco Boxer ad un Berdan
E fino a qui ci siamo ma quale era l'utilità di questa segnalazione? Per il soldato ipotizzo nulla visto che gli interessava solo spararle, per il personale dei pirotecnici idem dato che vedrai bene cosa stai caricando. Burocrazia italica?
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Boh .... però permette una cernita molto più veloce e da parte di personale non esperto dei bossoli " sparati " , da ricaricare ...
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Magari per un tipo di innesco rispetto all'altro usavano caricamenti o polveri diverse e per evitare di fare errori in fase di caricamento tali bossoli veniva contrassegnati con la stellina. Probabilmente perché il caricamento avveniva non di seguito allo stampaggio dei bossoli e forse neanche nello stesso locale/stabilimento produttivo....
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Iscritto il: 09/10/2005, 10:15
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Questi sistemi identificativi per distinguere i nuovi modelli di munizioni rispetto ai vecchi è una prassi standard sul Munizionamento Italico tra fine ‘800 e primi ‘900. Lo stesso sistema (stellina = Berdan) era utilizzato anche per i 10,35x47R Vetterli. Da ricordare inoltre la “ X “ utilizzata sui 6,5x52 per evidenziare il nuovo tipo di carica in solenite rispetto al precedente in balistite…
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