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Ho visitato il museo quest'estate accompagnato da Kanister,Italien e Leon.
Poi Metterò qualche altra foto ma intanto beccatevi questo quadretto di Capua
Copia di DSCF6825.jpg
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Genova Pegli?
. . . Fino alla fine
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EOD ITALIANO ha scritto:Genova Pegli?
Si
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Cavolo, quando ho visto la terza a Dx sono saltato sulla sedia..nessuno si è accorto che l'anima interna è uguale a quella della sconosciuta 13,2 "fumogena" che abbiamo visto in sezione all'altro museo che abbiamo visitato ? Tra l'altro completamente diverso da come lo conoscevo . Quindi non è cosi strano che le facessero cosi "rigate" un motivo ci sarà pure no? E seconda stranezza , a meno che dalla foto non si vede non ci sono neanche le classiche 4 finestrelle in punta .
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considerazioni sul tema :
- la targhetta usa in primis la denominazione postbellica '303 ....
- se postbellica, potrebbe essere " non italiana " nella stessa scheda del CESIM si avanza l'ipotesi che nel primo dopoguerra ci sian state fornite parecchie cartucce insieme a Bren e Enfield .....
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C'è scritto Capua...comunque anche da fornitura estera non ne avevo mai viste con quel "ripieno"
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Iscritto il: 22/04/2005, 1:08
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Ciao
l'utilizzo di materiale alleato nel dopoguerra è accertato ed è comprovato dalla descrizione che appare nel nomenclatore delle munizioni del 1960 dove nello specifico si parla di Cartridge, SA, Incendiary, .303 inch., B MKVII
Per il fatto che compaiano in un pannello di Capua non mi stupisce anche in pannelli di Bologna accade la stessa cosa
Sappiamo per esperienza diretta che dei pannelli ci si può fidare poco e la polvere mostrata aumenta i dubbi
Anch'io avevo notato la sezione e controllando le 303 inglesi incendiarie non ho trovato nulla di simile
Sto cercando se i canadesi o altri del Commonwealth avessero una tipologia costruttiva diversa
Infatti le Cartucce da manipolazione della Marina Militare sono basate sulle Canadesi che hanno l'innesco più largo
Certo che il fondello aiuterebbe....
Non è possibile che qualcuno della zona possa farsi mostrare (e documentare) meglio il pannello, se può servire magari con la scusa del CESIM...
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Chiederò ad Antonio di fotografare i fondelli. Notate poi che si parla di Pirotecnico e non di Regio Pirotecnico percui vista la velocità dello stato a recepire le novità potremmo ipotizzare che sia almeno di un anno posteriore al referendum.
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Iscritto il: 09/08/2011, 19:05
Be', comunque interessante! Anche la tracciante, comunque, potrebbe non essere di produzione italiana: dalla sezione si nota che la camiciatura è in tombacco, mentre quella italiana, se ricordo bene, dovrebbe essere in acciaio placcato al tombacco (parlo di quella postbellica, quella bellica ovviamente oltre ai materiali diversi, ha anche una forma diversa).
Non è possibile che qualcuno della zona possa farsi mostrare (e documentare) meglio il pannello, se può servire magari con la scusa del CESIM...
Kanister, senza dubbio! È di casa!
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Iscritto il: 05/04/2009, 16:48
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Tempo fho cuperato questi 2, che per il momento non sono ancora riuscitaa restaurare, nonostante la dicitura cl 7, 7 il fondello di uella d manipolazione è marcato w.r.a.43.
Immagino siano post-bellici anche quelli?
Ciao a tutti Yuri
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