chaingun ha scritto:Appartengono agli albori della retrocarica, quando ancora i bossoli venivano contrassegnati con le polveri che dovevano utilizzare. Il buscione, teoricamente, era ottimizzato a seconda della polvere. Parliamo degli anni Dieci o Venti del XX secolo.
Questi bossoli non li farei così vecchi... certo non sono giovanissimi, l'arma che li sparava apparteneva a mio zio e venne ceduta a mio padre una trentina di anni fà con le cartucce, i bossoli e gli accessori per la ricarica. Bellissima doppietta marcata Pietro Beretta Gardone V.T. sulla bindella, molto leggera e precisa, tirava giù la selvaggina anche molto lontano, bastava essere precisi!
Ecco la bocca della cartuccia con il caricamento da armeria, suppongo. Spesso le munizioni erano preparate dalle armerie più grandi e conosciute nella città.
Sul cartoncino la polvere impiegata...

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Allora sono andato a razzolare nella scatola dei canna liscia ed ho tirato fuori anche quest'altro che secondo me è sicuramente prebellico, coevo all'arma...
Se notate è marcato anche l'innesco, sul suo rim "VIS BREVETTATO", la ragione sociale è Leon Beaux & C.

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Sil cartoncino oltre al numero del piombo (6) c'è il nome dell'armeria, me la ricordo bene, scomparsa una ventina di anni fà, agli inizi dei '90

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Sul fianco le caratteristiche del bossolo

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Piaciute?
