Foto "rubate" ad un collezionista.
Mi aveva colpito il proiettile fuori dalla scatola con ogiva in legno.
Immaginatevi la sorpresa quando ho visto i sui fratellini dentro alla scatolina !!
ec
Mi aveva colpito il proiettile fuori dalla scatola con ogiva in legno.
Immaginatevi la sorpresa quando ho visto i sui fratellini dentro alla scatolina !!
ec
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Ciao
molto interessanti queste Platzpatronen 33 (in codice P33) e molto bella l'etichetta.
Interessante notare che i bossoli, costruiti nel 1943, presentano marchi "grandi" cosa non infrequente per la "emp" che li ha cambiati più volte nel tempo, mentre gli inneschi che sono dei Zdh. 30/40 difficili da trovare in quello stato, dato che si ossidano solo a guardarli... sono stati prodotti sempre dalla "emp" nel 1944
Anche le palle prodotte dalla "hhx" = M. Boehme, Grosshartmannsdorf in Sachsen sono del 1944
Con l'occasione rammento ai volleghi che le P33 nell'utilizzo venivano considerate pericolose fino a 25 metri.
Non so se la corrosività della polvere di questo modello è pari a quella utilizzata sugli altri (escluse naturalmente "Smkh" e "verbessert")
Se così fosse, se integre, essendo il bossolo in acciaio sarebbero state sottoposte ad una "consunzione" interna importante che non solo ne sconsiglierebbe l'uso ma che le porterebbe in breve all'"autodistruzione" dei pezzi, brutta cosa per un collezionista...
molto interessanti queste Platzpatronen 33 (in codice P33) e molto bella l'etichetta.
Interessante notare che i bossoli, costruiti nel 1943, presentano marchi "grandi" cosa non infrequente per la "emp" che li ha cambiati più volte nel tempo, mentre gli inneschi che sono dei Zdh. 30/40 difficili da trovare in quello stato, dato che si ossidano solo a guardarli... sono stati prodotti sempre dalla "emp" nel 1944
Anche le palle prodotte dalla "hhx" = M. Boehme, Grosshartmannsdorf in Sachsen sono del 1944
Con l'occasione rammento ai volleghi che le P33 nell'utilizzo venivano considerate pericolose fino a 25 metri.
Non so se la corrosività della polvere di questo modello è pari a quella utilizzata sugli altri (escluse naturalmente "Smkh" e "verbessert")
Se così fosse, se integre, essendo il bossolo in acciaio sarebbero state sottoposte ad una "consunzione" interna importante che non solo ne sconsiglierebbe l'uso ma che le porterebbe in breve all'"autodistruzione" dei pezzi, brutta cosa per un collezionista...
Messaggi: 1248
Iscritto il: 09/08/2011, 19:05
Bellissime! E in effetti quelle in ferro laccato sono leggermente meno diffuse di quelle in ferro ramato del 1938-39.
Nei fatti le platz33 in acciaio ramato furono prodotte fino alla scomparsa di questo modello di bossolo (in favore di quello in acciaio laccato)
Questa credo sia una cartuccia appartenente agli ultii lotti prodotti
da notare la mancanza dei codici di placatura in favore del marchio che identifica un bossolo in acciaio (St) ma non ancora del tipo rinforzato (+St)
Questa credo sia una cartuccia appartenente agli ultii lotti prodotti
da notare la mancanza dei codici di placatura in favore del marchio che identifica un bossolo in acciaio (St) ma non ancora del tipo rinforzato (+St)
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Iscritto il: 09/08/2011, 19:05
Verissimo, però ammetterai che quelle che si trovano più di frequente sono quelle marcate "Pxxx", risalenti al 1939-40. Quelle con le scritte "tarde", cioè l'St e il codice produttore a tre lettere sul bossolo ramato, specialmente qui in Italia sono praticamente introvabili.
Certo,
dato che le cartucce di questo tipo furono prodotte per pochissimo tempo.
Poi tutto dipende dalle distribuzione al fronte dei vari lotti.
Non è infrequente che marchi, da noi rarissimi, in altre zone siano addirittura banali (ecco perchè è importante lo studio dei lotti di produzione,,,) ed è impossibile valutare la rarità valutando i ritrovamente in base ad una sola area per quanto essa sia estesa (es, Italia, Nord Africa...)
Tra l'altro una parte delle cartucce in acciaio ramato con marchio St sono anche verniciate per cui fanno a loro volta testo a parte.
C'è poi il problema dei ritrovamenti di cartucce ieri rarissime che all'improvviso divengono comuni perchè reperite in quantità.
Per fare un esempio le 7.9 marchiate SS, che non mi risultavano essere state trovate in Italia, all'improvviso mi sono capitate in mano in più esmplari, che dire...
dato che le cartucce di questo tipo furono prodotte per pochissimo tempo.
Poi tutto dipende dalle distribuzione al fronte dei vari lotti.
Non è infrequente che marchi, da noi rarissimi, in altre zone siano addirittura banali (ecco perchè è importante lo studio dei lotti di produzione,,,) ed è impossibile valutare la rarità valutando i ritrovamente in base ad una sola area per quanto essa sia estesa (es, Italia, Nord Africa...)
Tra l'altro una parte delle cartucce in acciaio ramato con marchio St sono anche verniciate per cui fanno a loro volta testo a parte.
C'è poi il problema dei ritrovamenti di cartucce ieri rarissime che all'improvviso divengono comuni perchè reperite in quantità.
Per fare un esempio le 7.9 marchiate SS, che non mi risultavano essere state trovate in Italia, all'improvviso mi sono capitate in mano in più esmplari, che dire...
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