Stampare, fresare, colare leghe di alluminio ha un costo nettamente inferiore sia come tempo di lavoro che come energie impiegate, senza considerare che gli utensili (fatti in acciai legati speciali per cui costosi e rari) durano molto di più rispetto a quando lavori il ferro.
Mettere in produzione bossoli e maglie in alluminio significa quindi aumentare la produttività anche del 50% riducendo drasticamente i costi della stessa oltre a risparmiare leghe del rame molto costose.
Dovete tenere conto che chi curava gli approvvigionamenti bellici doveva garantire l'accesso alle miniere di bauxite per l'alluminio e del rame per l'ottone, queste devono rimanere in produzione per tutta la durataa del conflitto e comunque sotto il dominio della nazione interessata. Un passaggio di fronte potrebbe voler dire cambiare drasticamente tecnologie e materiali.
In Italia non abbiamo grandi giacimenti di minerali, magari abbiamo la qualità ma non la quantità. Probabilmente gli studi di produzione dovevano servire a far fronte a qualsiasi carenza si fosse presentata nel tempo per non ritrovarsi "in braghe di tela"...
Quando mi riferisco al peso del nastro intendo l'inerzia offerta dalla massa del nastro alla strattonata dell'alimentazione della mitragliatrice. L'acciaio garantisce robustezza ed un certo grado di elasticità, l'alluminio molto meno. A veder aprire la fascetta della maglia è un'attimo, basta un minimo intoppo nella distribuzione del nastro dentro la sua cassetta...
Come avranno fatto negli aerei ad impedire che con le evoluzioni del combattimento i nastri si aggrovigliassero nelle cassette semivuote???