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Ciao Aldo e ciao a tutti...
La 40 libbre nelle sue versioni, poteva montare molti Pistols e una sola Fuze o spoletta, tutti in ogiva e la maggior parte a funzionamento ad impatto istantaneo...
40lb.JPG
Questi i Pistol n° 29 e 34, che si differenziano per piccoli dettagli:
34.JPG
34-2.JPG
34-3.JPG
Questo il Pistol n°38:
38.JPG
38-2.JPG
Infine questo è il Pistol n°45 quasi identico al 52, impiegato su tutte le bombe americane usate dal Commonwealth:
45 e 52.JPG
52.JPG
52-2.JPG
...infine la spoletta Fuze n°873, con funzionamento ad impatto o scoppio aereo, per via del diaframma in lamiera convessa:
873 1.JPG
873.JPG
873-3.JPG
La n°854 ( e la 859 che differisce solo per il sistema di armamento) invece, è si una spoletta ( indicata di coda e non di ogiva ma in realta' di corpo)ed è completa di detonatore e di igniter, in questo caso (...e non un booster)...in quanto progettata per innescare il funzionamento di serbatoi supplementari per velivoli tattici, caricati di miscela incendiaria (NAPALM) e trasformati in Fire Bomb...
854.JPG
854-2.JPG
Ho incluso questa immagine dove solo la prima bomba è standardizzata per tutti i velivoli tattici alleati, le altre sono esclusivamente per velivoli Usa...altri modelli di serbatoi sono specifici inglesi e non erano standardizzati.

Un argomento un po complesso ma spero di essere stato sufficientemente comprensibile.
Francesco
fire 2.JPG
L'arte è scienza, non si improvvisa e non si accontenta di qualunquistiche e superficiali approssimazioni, anzi richiede un duro e sistematico lavoro.

Leonardo da Vinci
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A leggere le caratteristiche delle spolette da te riportate posso solo pensare a due ipotesi per la presenza di ben 7 inesplose.
la prima è che non montassero queste spolette ad impatto e la seconda è che fossero difettose o magari non armate
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...a dire il vero la Fuze (spoletta) N°873 è una spoletta ad impatto istantaneo, come tutti gli altri Pistol, ma puo' funzionare anche a scoppio aereo, mediante la deformazione del disco metallico convesso, solidale al percussore...
Dopo tutto questo tempo, relativamente a questo specifico evento, potremmo solo azzardare un'ipotesi...la mia, è che tutte quelle bombe sono state sganciate da velivoli che operavano a quote mediamente inferiori a quelle minime di armamento previste, forse perche' arrivavano dal mare a bassa quota o perche' sottoposti a attacchi di velivoli da caccia, che in Calabria erano molto numerosi ed abbastanza efficienti.
Inoltre posso ricordare che il numero delle bombe da 40 libbre rinvenute inesplose è molto basso, in ordine alle bombe totali prodotte e impiegate dai velivoli tattici del Commonwealth ( perche' si parla di ordigni impiegati per l'appoggio al suolo o bombardamento tattico contro truppe o aeroporti etc); le bombe in questione nacquero nel periodo tra le guerre mondiali gia' obsolete ( rateo di caricamento del 17%, ovvero il quantitativo di esplosivo ) e vennero poi impiegate per gli usi che ho esposto precedentemente...
Posso ricordare infine, che la quasi totalita' delle bombe rinvenute, o la stragrande maggioranza, appartengono al tipo General Purpose, americane e del peso di 500 libbre e vi assicuro che i numeri di produzione toccano cifre stratosferiche...indi semmai direi senza azzardare troppo, che i malfunzionamenti di questi ordigni, usati principalmente per il bombardamento strategico ( portato sempre da quote elevate o altissime) sono nettamente piu' elevati, pur montando spolette prodotte industrialmente, con manifatture lontane dai problemi bellici e con una capacita' tecnica all'epoca indiscussa ed eccellente.

Ciao
Francesco
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Leonardo da Vinci
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Nel ringraziare Francesco, come sempre esaustivo ed estremamente tecnico nelle sue esposizioni, vorrei sottoporvi un ragionamento "simpatico" e piccolo piccolo da uomo comune, non professionista del settore che scaturisce dalla riflessione che facevo pocanzi sul fatto che qualcuno ai tempi abbia attribuito la mancata esplosione degli ordigni ad un miracolo: che un ordigno costruito per esplodere, pieno del suo micidiale contenuto, spolettato quindi pronto per fare il suo sporco lavoro, la cui catena incendiva, predisposta per avviare il processo di detonazione ancorchè costruita con criteri di sicurezza volti ad evitare una accensione accidentale, ma notoriamente contraddistinta da un "certo caratteraccio nonchè propensione allo scoppio" :roll: venga lanciato da un velivolo in picchiata e/o comunque da una discreta altezza e abbattendosi al suolo faccia semplicemente "PIFFF" è secondo me straordinariamente incredibile.... Ma che addirittura dodici ordigni lanciati nello stesso frangente si comportino allo stesso modo e che nemmeno uno, neppure per sbaglio salti in aria.... Al dilà delle congetture tecniche....Beh se non è un miracolo poco ci manca [110.gif
......Lo strano destino della pallottola, che bruciando nasce e bruciando muore......
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Se non fosse per quel, probabilissimo, torrido giorno del luglio 1943, potrei ipotizzare a del ghiaccio che ha bloccato il meccanismo delle spolette impedendo loro di armarsi.
Pero' a luglio fa caldo.....
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Ieri parlavo con Francesco e l'ipotesi è che siano stati sganciati troppo bassi
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OLD1973 ha scritto: 08/06/2017, 15:45 Se non fosse per quel, probabilissimo, torrido giorno del luglio 1943, potrei ipotizzare a del ghiaccio che ha bloccato il meccanismo delle spolette impedendo loro di armarsi.
Pero' a luglio fa caldo.....
Verifichiamo le ipotesi.
...se le bombe fossero state sganciate da un B29, ad oltre 10.000 metri, si potrebbe pensare ad una formazione di ghiaccio ( ipotesi sballata... in quanto sul Giappone e nel Pacifico, queste tangenze operative non portarono mai ad alcun malfunzionamento, di nessun ordigno, di nessun tipo [110.gif ) ma nel teatro Mediterraneo non operarono comunque mai.
Molto piu' realistica non solo l'ipotesi di sgancio a quota troppo bassa ma anche quella dello sgancio degli ordigni non armati ( a qualsiasi quota), in quanto sottoposto a caccia da parte di velivoli italiani o tedeschi, che nella Calabria erano molto numerosi, stante le diverse piste semipreparate o solo in terra battuta, presenti praticamente fino alla fine delle ostilita'.
Inoltre tecnicamente, per esserci ghiaccio nelle spolette, si sarebbe dovuta infiltrare acqua o condensa, cosa molto difficile da verificarsi, in quanto per convenzione, le bombe venivano armate immediatamente prima dello stivaggio, oppure ( procedura standard) dopo essere state assicurate nella stiva bombe.
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Ciao Francesco
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Leonardo da Vinci
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Bene, grazie per la precisazione.
Old1973

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[110.gif sempre in terribile ritardo... [0008024

Grazie a voi per la pazienza.
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Comunque per quanto riguarda i pistols e le bombe aereo inglesi ho la pubblicazione tradotta in ITALIANO( da me medesimo) [rotola]
qui sotto 2 esempi

Ciao Aldo
. . . Fino alla fine
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