Le munizioni 9 M 38 avevano una palla di 7,37 g, come riportato nel manuale del mab edito dal ministero della guerra nel 1943 e dalla monografia di armi e mezzi dello stesso ente del 1955, riscontrato con due proiettili di scavo, poligono militare, disattivati - uno GFL 1942 altro AS C 57. Nel contesto si parla sempre di 7,45 g, vogliamo fare un poco di chiarezza anche in queste piccolissime cose? Grazie.
Innanzitutto buongiorno.
Un chiarimento nella tua esposizione: a quale "contesto" fai riferimento?
Ed una precisazione: la corretta nomenclatura del materiale da te repertato è "cartucce" o "munizioni". Il proiettile è, salvo rarissime eccezioni, una componente di una munizione. E visto che tu citi anni e produttori dei due oggetti, suppongo tu abbia repertato due munizioni 9M38, dalle quali hai tratto i dati metrici ai quali ti riferisci.
Comunque: al di la di quello che si trova scritto sui testi ministeriali, come da riscontrato sul campo, dovrebbero fare piu' fede i dati reali. Inoltre una tolleranza di +/- 1% è ampiamente nei margini di produzione di munizionamento di massa e destinato a certe tipologie di armi.
Un chiarimento nella tua esposizione: a quale "contesto" fai riferimento?
Ed una precisazione: la corretta nomenclatura del materiale da te repertato è "cartucce" o "munizioni". Il proiettile è, salvo rarissime eccezioni, una componente di una munizione. E visto che tu citi anni e produttori dei due oggetti, suppongo tu abbia repertato due munizioni 9M38, dalle quali hai tratto i dati metrici ai quali ti riferisci.
Comunque: al di la di quello che si trova scritto sui testi ministeriali, come da riscontrato sul campo, dovrebbero fare piu' fede i dati reali. Inoltre una tolleranza di +/- 1% è ampiamente nei margini di produzione di munizionamento di massa e destinato a certe tipologie di armi.
Old1973
Si vis pacem, para bellum.
Si vis pacem, para bellum.
Io ne ho analizzato decine, se non centinaia di 9m38 , e neanche di scavo, e le palle rientrano tutte nella tolleranza di cui riferisce Old, +/- 1% e c'è andato largo , la maggior parte pesano tutte con la tolleranza in eccesso. Questi sono i dati di fatto, e quelli che contano per me, visto che li verifico di persona, quello che c'è scritto sui manuali ho imparato da tempo a prenderlo con le pinze, comunque appena capito al laboratorio nucleare me le faccio pesare con la bilancia atomica, hai visto mai..... 


Innanzi tutto quando si parla di munizioni sarebbe opportuno fare riferimento ai disegni costruttivi delle stesse e non a manuali delle armi che le sparavano, in quanto quest'ultimi erano destinati alle reclute e per questo empirici e molte volte necessariamente approssimativi.
Il disegno seguente proveniente dall'ufficio tecnico della Fiocchi è il primo conosciuto del 9M38 e risale all'11 maggio 1935, la palla pesa 7,5 g + 0,1 g - 0,2 g, quindi si possono trovare palle da 7,30 g come da 7,60 g.
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Il disegno seguente proveniente dall'ufficio tecnico della Fiocchi è il primo conosciuto del 9M38 e risale all'11 maggio 1935, la palla pesa 7,5 g + 0,1 g - 0,2 g, quindi si possono trovare palle da 7,30 g come da 7,60 g.
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Io ci lavoro con le bilance al centesimo e posso assicurarti che la discrepanza di peso di 8 centesimi di grammo (attento che potrebbe essere anche dovuta alla corrosione) è assolutamente ininfluente ai fini pratici.
Come vedi io parlo di fini pratici dato che parliamo di una cartuccia fatta per avere una certa accuratezza entro i 100 metri con una canna lunga. Oltre il tiro era "velleitario" e non garantiva più un' accettabile precisione ed una lesività soddisfacente. Certo non era una carezza ma si parla di un mitra destinato a scontri attorno ai 50 metri. Il Mab grazie alle sue caratteristiche ed alla possibilità del colpo singolo estende fino a raddoppiarla questa distanza. Se parlassimo invece di cartucce da bench rest queste tolleranze potrebbero essere dannose per la precisione al punto tale che i tiratori pesano le palle una ad una.
Come vedi io parlo di fini pratici dato che parliamo di una cartuccia fatta per avere una certa accuratezza entro i 100 metri con una canna lunga. Oltre il tiro era "velleitario" e non garantiva più un' accettabile precisione ed una lesività soddisfacente. Certo non era una carezza ma si parla di un mitra destinato a scontri attorno ai 50 metri. Il Mab grazie alle sue caratteristiche ed alla possibilità del colpo singolo estende fino a raddoppiarla questa distanza. Se parlassimo invece di cartucce da bench rest queste tolleranze potrebbero essere dannose per la precisione al punto tale che i tiratori pesano le palle una ad una.
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