Secondo voi queste cartucce a mitraglia fino a che distanza potrebbero essere letali se scaricate su un cristiano ?
Messaggi: 1248
Iscritto il: 09/08/2011, 19:05
Per le Vetterli a mitraglia non so, ma per le 6,5 Carcano a mitraglia ho una testimonianza molto tecnica e fedele. Quella del manuale "ferite di armi da fuoco portatili", edizione 1915, che descrive con grande dovizia di particolari gli effetti del 6,5 a mitraglia sul corpo umano (in senso stretto, le prove erano effettuate su cadaveri...).
Cito: "Il proiettile a mitraglia, a 10 e 20 metri, produce delle gravissime lesioni, associate a intensi fenomeni di scoppio in tutte le parti del corpo, in rapporto coll’azione combinata di diversi frammenti che, a breve distanza l’uno dall’altro, possono colpire il corpo umano. Sono caratteristici di questo proiettile i seguenti fatti: 1. Fori d’ingresso in numero maggiore di quelli di uscita; 2. Irregolarità di forma dei fori d’ingresso (rotonda, a cuore, a fessura, quadrangolari, rettangolari eccetera); 3. Pezzetti di frammenti d’incamiciatura della pallottola attaccati agli abiti e alla cute; 4. Prevalenza dei tragitti a fondo cieco, su quelli a setone (cioè passanti, ndr); 5. Escavazioni irregolari nei tessuti molli, più vaste verso il foro di ingresso, attraversate da lunghi frastagli, indicanti la fusione di più tragitti a fondo cieco, oppure dopo un certo tratto, continuantisi in un setone, riproducendosi l’aspetto di un imbuto con base al foro d’ingresso; 6. Presenza di numerosi frammenti di piombo grossi, per lo più di forma quadrangolare e piccoli lungo il percorso del proiettile e nei tessuti molli vicini, rilevabili specialmente colla radiografia. A distanze maggiori cessa l’azione dei frammenti della incamiciatura, e diminuisce rapidamente quella dei pezzetti di piombo, fino ad annullarsi nei tiri oltre i 50 metri. La punta però conserva più a lungo la sua potenza vulnerante e questa a 200 metri si può ancora ritenere uguale a quella della pallottola a tiro ridotto a 10 e 20 metri. Ricordo però che, oltre i 20 metri, i diversi pezzi della pallottola a mitraglia formano una rosa così ampia, che solo pochissimi di essi arrivano a colpire in vari punti il corpo umano e questi sono tanto distanziati, da rendere impossibile l’azione cumulativa rilevata a 10 e a 20 metri. Da ciò ferite assai meno gravi. Nelle mie esperienze ho inoltre notato, come sia costante la penetrazione nei tessuti molli, più o meno profondamente, a seconda della minor distanza di tiro, di larghi frammenti di abiti, il che porta un coefficiente non trascurabile nella infezione di queste ferite”.
Umanitaria, no?
Cito: "Il proiettile a mitraglia, a 10 e 20 metri, produce delle gravissime lesioni, associate a intensi fenomeni di scoppio in tutte le parti del corpo, in rapporto coll’azione combinata di diversi frammenti che, a breve distanza l’uno dall’altro, possono colpire il corpo umano. Sono caratteristici di questo proiettile i seguenti fatti: 1. Fori d’ingresso in numero maggiore di quelli di uscita; 2. Irregolarità di forma dei fori d’ingresso (rotonda, a cuore, a fessura, quadrangolari, rettangolari eccetera); 3. Pezzetti di frammenti d’incamiciatura della pallottola attaccati agli abiti e alla cute; 4. Prevalenza dei tragitti a fondo cieco, su quelli a setone (cioè passanti, ndr); 5. Escavazioni irregolari nei tessuti molli, più vaste verso il foro di ingresso, attraversate da lunghi frastagli, indicanti la fusione di più tragitti a fondo cieco, oppure dopo un certo tratto, continuantisi in un setone, riproducendosi l’aspetto di un imbuto con base al foro d’ingresso; 6. Presenza di numerosi frammenti di piombo grossi, per lo più di forma quadrangolare e piccoli lungo il percorso del proiettile e nei tessuti molli vicini, rilevabili specialmente colla radiografia. A distanze maggiori cessa l’azione dei frammenti della incamiciatura, e diminuisce rapidamente quella dei pezzetti di piombo, fino ad annullarsi nei tiri oltre i 50 metri. La punta però conserva più a lungo la sua potenza vulnerante e questa a 200 metri si può ancora ritenere uguale a quella della pallottola a tiro ridotto a 10 e 20 metri. Ricordo però che, oltre i 20 metri, i diversi pezzi della pallottola a mitraglia formano una rosa così ampia, che solo pochissimi di essi arrivano a colpire in vari punti il corpo umano e questi sono tanto distanziati, da rendere impossibile l’azione cumulativa rilevata a 10 e a 20 metri. Da ciò ferite assai meno gravi. Nelle mie esperienze ho inoltre notato, come sia costante la penetrazione nei tessuti molli, più o meno profondamente, a seconda della minor distanza di tiro, di larghi frammenti di abiti, il che porta un coefficiente non trascurabile nella infezione di queste ferite”.
Umanitaria, no?
Messaggi: 1248
Iscritto il: 09/08/2011, 19:05
In effetti, l'atteggiamento era un po' diverso da oggi! Mi viene in tal caso in soccorso il manuale "Appendice al regolamento per servizio territoriale – impiego delle truppe in servizio di pubblica sicurezza del 1899": "Il fuoco non deve essere mai impiegato a solo scopo di intimidazione. La truppa deve agire con energia pronta e risoluta finché non sia restituita forza e autorità alla legge”.Ehhh... i vecchi tempi, quando potevi tirare a mitraglia sui facinorosi che ti disfacevano la strada e poi ti davano pure una medaglia!
In effetti avevo immaginato che queste munizioni fossero peggio delle famigerate dum dum , a corto raggio sono veramente micidiali , io avrei optato per una carica a pallini per l'ordine pubblico , ma a quei tempi la vita umana evidentemente era meno considerata.
A mio avviso la produzione deve essere stata abbastanza consistente se ci sono esemplari, come il mio, che sono datati 4 anni e qualche lotto dopo
per l'altra questione va fatto notare che nel Catalogo Fiocchi del 1926 appare quanto segue...

per l'altra questione va fatto notare che nel Catalogo Fiocchi del 1926 appare quanto segue...
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Informazione
Visitano il forum: Nessuno e 5 ospiti