carcano91 ha scritto:Ok old1973 messaggio ricevuto non ripetero piu' l'operazione ma come fai da te ero in sicurezza non sono uno sprovveduto e non e' mia intenzione farmi male :) ho solo provato per curiosita :)
Grazie dei consigli!!!
Old1973
Si vis pacem, para bellum.
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Il problema nel percuotere un innesco fuori dalla camera di scoppio è che l'innesco non è supportato dalla faccia dell'otturatore.
I gas dell'esplosione spingono all'interno della tasca e trovano sfogo attraversio il foro di vampa, la pressione però si esercita anche sulla faccia interna dell'innesco spingendolo violentemente fuori dalla sua sede.
Nei casi peggiori la capsula viene sparata fuori deformandosi e diventando un lamierino tagliente e penetrante.
Nelle fiere capita spesso di vedere questo effetto con capsule parzialmente espulse dalla sede, si tribola non poco per riportarle a posto e non vedere il bossolo che traballa sul fondello...
I gas dell'esplosione spingono all'interno della tasca e trovano sfogo attraversio il foro di vampa, la pressione però si esercita anche sulla faccia interna dell'innesco spingendolo violentemente fuori dalla sua sede.
Nei casi peggiori la capsula viene sparata fuori deformandosi e diventando un lamierino tagliente e penetrante.
Nelle fiere capita spesso di vedere questo effetto con capsule parzialmente espulse dalla sede, si tribola non poco per riportarle a posto e non vedere il bossolo che traballa sul fondello...

Io (ne) ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi.
Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione;
e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser.
E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia.
È tempo di morire. (Blade Runner)
Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione;
e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser.
E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia.
È tempo di morire. (Blade Runner)
Messaggi: 1248
Iscritto il: 09/08/2011, 19:05
Per percuotere l'innesco non ho usato un chiodino ma una vite un po grossa dove prima gli ho limato via la punta in modo da non bucare linnesco (sarebbe stato rischioso come dite voi). Ho messo il bossolo in morsa verso il basso con l'innesco in alto e lho battuto.
Ottimo risultato...si vede che non e' stata un'arma ma sta in piedi senza traballare.
Tranquilli uno l'olio d'ora in poi :)
Ottimo risultato...si vede che non e' stata un'arma ma sta in piedi senza traballare.
Tranquilli uno l'olio d'ora in poi :)
Ho appena battuto quelli bolliti piu wd40 24h e nessuno e' saltato ;) :) ;)
Eh, per fortuna!!!carcano91 ha scritto:Ho appena battuto quelli bolliti piu wd40 24h e nessuno e' saltato ;) :) ;)
Vedo con piacere che hai metabolizzato subito i nostri consigli......!
Old1973
Si vis pacem, para bellum.
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Servono a questo i forum: imparare dagli altri e contribuire quando si puo :) grazie
Sicuramente i due metodi citati da Old Inertizzano egregiamente le munizioni ma oltre a non essere richiesti da nessuna normativa presentano, a mio modesto parere, alcuni difetti. Se la palla dovesse "incollarsi" con i componenti utilizzati verrebbe meno la facile ispezionabilità del pezzo che qualche solerte funzionario potrebbe, sbagliando, richiedere, del resto la normativa non può chiedere che il pezzo non sia ripristinabile a munizione funzionante dato che le palle e i bossoli anche se già innescati non richiedono il porto d'armi ne riguardo la detenzione ne tanto meno riguardo il loro acquisto.
Il valore collezionistico verrebbe poi meno e l'eventuale vendita del pezzo, come nel caso di foratura del pezzo o inertizzazione "meccanica" dell'inneso, risulterebbe perlomeno difficoltosa.
Da ultmo si creerebbero problemi in caso di successiva verifica, per studio o comparazione, dei dati registrati quali il peso del bossolo o l'ispezione interna dello stesso
Resto del parere che come prassi "aggiuntiva" qualche goccia di un olio degradante sia piu' che sufficiente.
Il valore collezionistico verrebbe poi meno e l'eventuale vendita del pezzo, come nel caso di foratura del pezzo o inertizzazione "meccanica" dell'inneso, risulterebbe perlomeno difficoltosa.
Da ultmo si creerebbero problemi in caso di successiva verifica, per studio o comparazione, dei dati registrati quali il peso del bossolo o l'ispezione interna dello stesso
Resto del parere che come prassi "aggiuntiva" qualche goccia di un olio degradante sia piu' che sufficiente.
Concordo con le osservazioni di Giovanni in merito al (possibile) depauperamento del valore di mercato e alla irreversibile modifica del pezzo in caso di successive rilevazioni dimensionali.
Il TULPS non richiede nessuna delle abominevoli procedure da me riportate e viste usare da un amico collezionista, ma è anche vero che la serenità personale non ha nè prezzo nè valore. Soprattutto una volta buttati in pasto alla sgangherata macchina giuridica statale..... (omissis....)
Il TULPS non richiede nessuna delle abominevoli procedure da me riportate e viste usare da un amico collezionista, ma è anche vero che la serenità personale non ha nè prezzo nè valore. Soprattutto una volta buttati in pasto alla sgangherata macchina giuridica statale..... (omissis....)
Old1973
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